03.12.2020 – Legambiente Sicilia e Slow Food Sicilia. Osservazioni e proposte a sostegno del Disegno di Legge sulla Agroecologia (DDL 394-533)
- data Dicembre 03, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Relativamente al testo unificato dei disegni di legge n. 394 e 533 (Agroecologia ed Agricoltura di Precisione) approvato nei giorni scorsi dalla III Commissione dell’ARS, nell’accogliere favorevolmente l’iniziativa e sostenerla, le scriventi Associazioni ritengono che sia importante dare ulteriore risalto al più ampio contesto socio economico a cui tale proposta di legge si rivolge. Le imprese, non solo quelle agricole, sono sempre più vicine ai cittadini ed ai consumatori, attenti non solo a quello che consumano, ma anche ai temi dell’ambiente, ed esse possono cogliere l’opportunità che, in tema di agroecologia, questo DDL può dare loro per aumentare il fatturato e creare nuovi posti di lavoro.
Oggi, anche a livello di mercato di massa, si vanno affermando nuovi valori etici: rispetto della vita, del benessere e dell’integrità degli animali, il rifiuto di pratiche genetiche atte a modificare il DNA delle sementi, l’attenzione alla tutela dei beni comuni come il paesaggio, la fertilità dei suoli, le risorse idriche, la biodiversità. Tali valori, non solo mettono in discussione i modelli agricoli e alimentari di stampo industriale oggi dominanti, ma hanno già prodotto rilevanti effetti economici (come nel caso della questione sull’olio di palma), e soprattutto aprono nuovi orizzonti economici. La approvazione del DDL sulla agroecologia, al di là delle ovvie ricadute positive sul sistema agroambientale, aiuterebbe infatti a far crescere il nuovo sistema economico che si sta affermando nel vasto e moderno orizzonte imprenditoriale della bioeconomia e della economia circolare.
Dopo la partecipazione fatta dalle scriventi associazioni nella fase iniziale della predisposizione del DDL, dopo la approvazione del testo da parte della III Commissione dell’ARS, Legambiente Sicilia e Slow Food Sicilia fanno di seguito, alcune considerazioni.
Il termine agroecologia, ampiamente riconosciuto e validato dalla comunità scientifica per i suoi effetti positivi sull’ambiente e sull’uomo, è ormai entrato, di fatto, anche nel linguaggio comune, non solo dei consumatori, ma anche del mondo produttivo agroindustriale.
Premesso ciò, proprio l’obiettivo di mantenimento della biodiversità, con il suo effetto di traino per il settore della ristorazione e del mantenimento di una buona quota export nascente dalla peculiarità dei nostri prodotti tipici, porta associazioni come Slow Food Sicilia a sostenere l’iniziativa di promozione del DDL. Occorre valorizzare prodotti di nicchia della tradizione siciliana, frutto del lavoro di piccole realtà che mettono al primo posto la qualità di ciò che immettono sul mercato; qualità, significa ostacolare la GDO e arginare la desertificazione da loro causata. A sua volta, aspetti come la riduzione dei fenomeni erosivi, la limitazione di sostanze chimiche aventi rilevanti effetti sull’ambiente e sull’uomo, concorrono alla posizione di sostegno di Legambiente al DDL.
La modalità agro ecologica ha già letteralmente conquistato tutto il mondo che ruota intorno alla produzione di cibo; ci riferiamo in particolare alla galassia degli agriturismi, al mondo più moderno e colto della ristorazione, al contesto degli integratori e dei biostimolanti, nonché al mondo della cosmesi e, sempre più, a quello della moda. Sono tutti settori che stanno trovando nella agroecologia (che va al di là della produzione biologica) uno straordinario strumento di rinnovamento e di incremento del proprio business.
Se proprio si deve fare una critica al disegno legislativo, manca una specifica sezione di rilancio, sostegno e stabilizzazione, ai settori testé nominati; quindi, chiediamo all’ ARS uno sforzo suppletivo, che, partendo dall’imprescindibile controllo per evitare contraffazioni dei prodotti percepiti come patrimonio agricolo ed enogastronomico siciliano, porti a un vero rafforzamento del nesso tra agroecologia e la cultura dell’identità siciliana. Esempio di tale identità, e tradizione da tutelare e sostenere, sono i circa 50 Presìdi Slow Food presenti nell’isola, come le Lenticchie di Villalba, il Maiorchino, il Piacentino ennese, l’Ape nera sicula, la fava larga di Leonforte e tanti altri, in un caleidoscopio di colori e sapori che ancora di più si arricchisce di tutti i prodotti della tradizione siciliana segnalati all’Arca del Gusto Slow Food. Per non parlare poi dei nostri “Grani antichi”, ampiamente valorizzati e sostenuti da Legambiente, e divenuti oggetto di tutela dell’omonima Comunità di Slow Food Sicilia, e il cui utilizzo è fondamentale per la salute del consumatore e per quella dell’ambiente, intesa come salute del suolo, assolutamente necessaria per la produzione del cibo.
Per quanto attiene agli aspetti salutistici dei prodotti agro ecologici, una sterminata letteratura scientifica ci rassicura sul fatto che da un contesto agro ecologico nascono prodotti di qualità superiore rispetto a quelli che provengono dalla agricoltura di stampo industriale, e che tali prodotti hanno un impatto meno pesante sull’ambiente, tra cui il più importante, dalle imprevedibili conseguenze, è rappresentato dalla mitigazione dei cambiamenti climatici, causati dalle emissioni di CO2 e di gas clima-alteranti di cui l’agricoltura (in particolare con gli allevamenti intensivi) è in parte responsabile.
Riteniamo che tali nuovi valori, introdotti nel DDL, siano linfa vitale per i settori economici isolani di punta, e che per tale motivo, in un momento di grande difficoltà economica, una rapida approvazione di tale DDL sarebbe rilevante per aiutare la ripartenza del settore della ristorazione, del turismo diffuso e per la diffusione della Cultura Siciliana.
Quindi le scriventi Associazioni sollecitano l’approvazione di tale innovativo disegno di legge, integrandolo ulteriormente con una richiesta di sostegno a quelle attività di ristorazione e di accoglienza che proprio dal modello agro ecologico traggono spunto per una loro qualificazione che le distingua da altre meno attente alle problematiche odierne.
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