25,11.2020 – Presentato oggi il rapporto 2020 dell’Osservatorio di Legambiente CittàClima, la mappa di 10 anni di impatti sul territorio italiano. I dati che riguardano la Sicilia. Stilato un decalogo per sviluppare le rinnovabili in Sicilia
- data Novembre 25, 2020
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Oramai sembra scontato che anno dopo anno vengano superati i record per l’anno ed il mese più caldo da quando sono iniziate le misurazioni delle temperature o la maggiore concentrazione di emissioni di gas serra in atmosfera. Eppure non possiamo rimanere indifferenti, questa situazione ci deve non solo preoccupare ma soprattutto spingere ad accelerare le scelte per rispettare gli Accordi di Parigi sul Clima, a maggior ragione ora che gli Stati Uniti hanno annunciato di rientrarvi, dopo la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali.
Inizia così il rapporto 2020 dell’Osservatorio di Legambiente CittàClima, la mappa di 10 anni di impatti sul territorio italiano presentato oggi in diretta streaming sui siti web e sulle pagine Facebook di Legambiente e La Nuova Ecologia.
“Il rapporto presentato oggi, ci preoccupa molto. I dati sono inequivocabili: i cambiamenti climatici in atto hanno già modificato le nostre vite, distrutto gran parte del nostro territorio, causato eventi estremi che hanno causato morti”. Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, commenta il rapporto. “Abbiamo la possibilità – continua – di invertire la rotta, ma dobbiamo agire subito. Ogni singolo cittadino, ormai è necessario, deve ridurre i propri consumi e assumere stili di vita più sostenibili. La politica deve fare la parte del leone, con norme e leggi che ci liberino, finalmente, dalla sudditanza delle fonti fossili. Ed è questo il punto nodale. Legambiente anni fa predicava nel deserto, oggi non più. Sono tante le imprese che si sono convertite alla Green Economy, con ottimi risultati in termini ambientali e di occupazione, ma serve la volontà del Governo, nel nostro caso quello di Musumeci, per spingere verso la transizione energetica. La Sicilia, per la sua posizione al centro del Mediterraneo, potrebbe rappresentare la svolta, sfruttando il mare, il vento, il sole. Ma servono anche piani, regolamenti, controlli. Dobbiamo avere una classe politica all’altezza della sfida, noi, per la nostra parte siamo già pronti. Ed infatti, abbiamo stilato un decalogo per sviluppare le rinnovabili in Sicilia, che presenteremo in diversi incontri istituzionali. DECALOGO
Nel rapporto tanti i dati che riguardano la Sicilia.
Nel 2020 a Palermo, per la prima volta in 200 anni, sono stati registrati 39 gradi a Maggio.
Eventi estremi.
PALERMO
15 luglio 2020 -135 millimetri di pioggia in poche ore: 200 auto distrutte, due sottopassi invasi dal fango e 10 bambini ricoverati per un inizio di ipotermia
22 aprile 2019 – 9 morti all’interno di una villetta sommersa da acqua e fango
3 novembre 2018 – 4 ottobre 2018 – Allagamenti diffusi
20 agosto 2018 – Allagamenti diffusi e traffico in tilt
15 aprile 2018 Allagamenti negli Ospedali Civico e Policlinico di Palermo
AGRIGENTO
1 novembre 2019 – Un nubifragio allaga la zona di Villaggio Mosè, con acqua alta un metro e fango
29 gennaio 2019 – Forti piogge portano uno smottamento lungo 1 km, fra Aragona e Agrigento Bassa
1, 2 e 3 novembre 2018 – Crollo del costone dell’Addolorata. Strade allagate e blackout al Villaggio Mosè. Esondazione del fiume Akragas con evacuazione di oltre cinquanta famiglie
14 aprile 2018 – Forti raffiche di vento colpiscono la rete elettrica, parziale blackout
24 febbraio 2015 – Crolla un muro di contenimento a causa delle piogge, una palazzina evacuata
25 ottobre 2012 – In tilt il sistema fognario tra Villaggio Mosè e San Leone. Decine di famiglie sfollate
15 ottobre 2012 – Allagamento con danni alla biblioteca comunale
CATANIA E MESSINA
8 agosto 2020 – Allagamenti a Messina ed interruzione dell’Autostrada Messina-Palermo
17 giugno 2018 – Ingenti danni a Messina a causa dell’esondazione di torrenti: strade allagate, guasti alla rete idrica e fognaria e blackout. Duecento persone sono rimaste isolate
2 novembre 2015 – Una frana causata dalle piogge interrompe l’approvvigionamento idrico per 20 giorni tra Fiumefreddo (CT) e Calatabiano (CT)
21 febbraio 2013 – Alluvione a Catania
1 ottobre 2009 – Sulla provincia di Messina cadono 220 millimetri di pioggia in 3-4 ore, causando 37 morti, 95 feriti e 6 dispersi.
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