04.07.2020 – Incendio Bosco di Santo Pietro. I circoli di Legambiente Sicilia esprimono solidarietà alle socie e i soci de Il Ramarro che con l’impegno profuso in questi anni hanno costituito la “base di Renelle” e messo a dimora gli alberi che, purtroppo, sono andati in fumo
- data Luglio 04, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Abbiamo appreso nella tarda serata di ieri che l’incendio che ha interessato il Bosco di Santo Pietro per una vasta area, ha coinvolto anche la base de Il Ramarro in contrada Renelle. Il circolo Legambiente Il Cigno di Caltagirone, insieme a tutti i circoli di Legambiente Sicilia, esprime solidarietà alle socie e i soci de Il Ramarro che con l’impegno profuso in questi anni hanno costituito la “base di Renelle” e messo a dimora gli alberi che, purtroppo, con questo incendio sono andati in fumo. In attesa dei risultati delle indagini che, speriamo, consegnino alla giustizia i responsabili incendiari (non piromani) di questo ennesimo incendio nel Bosco di Santo Pietro, auguriamo al Ramarro di accedere a tutte le energie necessarie per risollevarsi da questo tristissimo momento, che è solo la punta dell’iceberg di una vicenda annosa e complessa come quella del decreto di istituzione della R.N.O. “Decenni di incendi dolosi e sistematici, sommati all’incuria amministrativa , all’abbandono con un conseguente triste fiorire di microdiscariche abusive, hanno condannato – dichiara Anita Astuto Presidente del Circolo “Il Cigno” di Caltagirone – il Bosco ad un degrado forse irreversibile, ma a cui noi non ci rassegniamo. Ci chiediamo a chi serva. Certamente fa comodo a chi pensa di “sfruttare” Santo Pietro senza il sacrosanto criterio della sostenibilità ambientale e dunque la presenza di una RNO sarebbe incompatibile con tali appetiti”.
“Come prima risposta a questo atto criminale – aggiunge Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – chiediamo la re-istituzione e il piano straordinario di strutturazione della riserva naturale”.
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