02.07.2020 – La commissione Beni culturali dell’Ars verso l’approvazione del ddl Sammartino che stravolge la gestione e la tutela dei beni culturali siciliani. Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia: “Fermiamo questo obbrobrio giuridico, causerebbe il caos. Il presidente Sammartino aveva annunciato il ritiro delle norme sui piani paesistici. Ha preso in giro tutti, il testo proposto è perfino peggiore”
- data Luglio 02, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Il presidente Sammartino e la Commissione che presiede hanno deciso di andare avanti, definendo un disegno di legge che sconquassa la gestione dei Beni culturali. Il testo ha ricevuto tantissime critiche, sono state raccolte oltre 5mila firme, contrari autorevoli esponenti del mondo della cultura, direttori di musei e gallerie, docenti universitari, esperti del settore, le associazioni culturali della regione e non solo.
Con grande ipocrisia e senza alcun pudore si sostiene perfino che sono stati presi in considerazione i diversi orientamenti espressi nei documenti e nelle audizioni. Ma quando mai!
Il testo, in molte sue parti, è perfino peggiorato.
E poi, la grande disonestà intellettuale di annunciare il ritiro della parte riguardante i piani paesistici: è invece rimasta tale e quale, tranne che, sulla carta, li dovrebbe continuare a redigere l’Assessorato ai Beni culturali. Ma questi signori lo sanno che ormai l’80 per cento del territorio della regione, isole minori comprese, è già normato dai piani paesistici realizzati con fondi europei? Che fine farà questo importantissimo lavoro?
Ribadiamo la nostra ferma e dura contrarietà a questo obbrobrio giuridico, che, se fosse approvato dall’Aula, causerebbe solo il caos nel delicato mondo dei Beni culturali siciliani”.
Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
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