04.06.2020 – Legambiente plaude all’operazione, condotta dalla Procura di Catania, che ha smascherato affari illeciti legati alla gestione della più grande discarica della Sicilia orientale
- data Giugno 04, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Legambiente plaude all’operazione della Guardia di Finanza, che, sotto il coordinamento della Procura di Catania guidata da Carmelo Zuccaro, ha messo alla luce un enorme e redditizio traffico illecito di rifiuti, in cui, neanche a dirlo, c’è sia l’ombra della mafia che la complicità di apparati della pubblica amministrazione.
“Lo abbiamo sempre detto e ribadito anche fino a qualche giorno fa in un comunicato stampa – dichiara il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna – con le sue scellerate scelte, la Regione, nessun governo escluso, ha fatto arricchire negli ultimi vent’anni i gestori delle discariche, pubbliche e private, invece di organizzare sul serio la raccolta differenziata e realizzare gli impianti per la gestione dei rifiuti. Lo abbiamo anche denunciato nel corso della nostra audizione in Commissione regionale Antimafia, che non solo non bisogna autorizzare nuove discariche o ampliamenti delle solite note, ma bisogna chiudere le attuali. Ora l’inchiesta della Procura di Catania ha portato alla luce, prove alla mano, quanto noi da tempo denunciamo a gran voce”.
Secondo il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani: “Siamo dinnanzi ad un danno ambientale di proporzioni colossali che ci auguriamo venga punito severamente grazie alle norme sugli ecoreati. Legambiente, con le sezioni locali, si costituirà parte civile nel procedimento che ne seguirà, nella speranza che questa sia la volta buona per la Sicilia per spezzare questo scellerato patto tra imprenditori, amministrazioni pubbliche e mafie nella gestione dei rifiuti”.
“E’ sempre lo stesso dramma della Sicilia che si ripropone: mafia, corruzione e fiumi di danaro in mano a pochi. La nostra bellissima terra sommersa di rifiuti, quelli visibili e quelli invisibili ma più pericolosi perché interrati in modo indiscriminato e pronti ad inquinare falde acquifere e dunque ad incidere pesantemente sulla salute umana. Ma noi non ci arrendiamo al malaffare: da domani siamo pronti a collaborare con quella parte della politica sana che voglia dare nuovo corso ad una gestione che punti su una differenziata ben organizzata e che, finalmente, non faccia affidamento su discariche od inceneritori, ma su impianti puliti, legali, ecologici” gli fa eco la presidente sella sezione etnea di Legambiente, Viola Sorbello.
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