02.05.2020 – Legambiente Sicilia contro lo sperpero di risorse economiche per nuove discariche, che devono invece essere chiuse. Basta alimentare il pozzo senza fondo di Bellolampo senza fare nulla per la raccolta differenziata a Palermo. “Ci aspettavamo molto di più dalla relazione della Commissione regionale Antimafia e non delle semplici prese d’atto”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Maggio 02, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Quando si parla di rifiuti in Sicilia si parla solo e unicamente di discariche: oggi è stato finalmente fermato l’impianto di TMB del sito di ‘Cava del Modicani’ nel ragusano, con la conseguente chiusura della discarica, mentre all’ARS è stato approvato un ulteriore finanziamento pubblico per la discarica di Bellolampo di altri 7,5 milioni di euro, anche se non si comprende a cosa serviranno, se per coprire il costo che la RAP sta sopportando per portare i rifiuti dei palermitani in altre discariche o per bonificare e mettere in sicurezza il sito.
“Questi fondi – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, andranno comunque ad alimentare quel pozzo senza fondo che è il ‘sistema Bellolampo’, da molti lustri un buco nero che brucia e consuma soldi pubblici, di tutti i cittadini, senza che nessuno presenti il conto a chi continua a tenere la città capoluogo di regione ad una raccolta differenziata indecente e scandalosa. Con queste scellerate scelte, la Regione, nessun governo e maggioranza parlamentare esclusi, ha alimentato un sistema contorto e profondamente sbagliato di gestione dei rifiuti, facendo inoltre arricchire, negli ultimi vent’anni, i gestori delle puzzolente e inquinanti discariche e sperperando enormi quantità di fondi pubblici. Non contenti di tutto ciò, vergognosamente, i progetti futuri per la gestione dei rifiuti in Sicilia prevedono l’ampliamento delle attuali discariche, soprattutto private, e la realizzazione di altre 5 nuove discariche pubbliche. E visto il pessimo e scandaloso esempio di Bellolampo, dove è pure prevista una settima vasca, non ci sembra per niente una buona notizia.
Noi restiamo fermamente convinti – conclude Zanna – che tutte le discariche, pubbliche e private, devono diventare marginali fino alla loro prossima chiusura. Su questo delicato aspetto delle discariche, visto che ha voluto inspiegabilmente concentrare la sua quasi totale e unica attenzione e considerato cosa ha scritto e riportato facendo riferimento ad atti amministrativi e giudiziari, ci aspettavamo dalla Commissione regionale Antimafia ben altre valutazioni e risoluzioni e non delle semplici prese d’atto”.
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