23.04.2020 – Legambiente Sicilia: “Basta con le discariche, vecchie e nuove, pubbliche e private. No agli inceneritori, anche quelli mascherati. La Sicilia ha bisogno di una vera raccolta differenziata spinta e organizzata in tutto il territorio regionale e di impianti per la gestione dei rifiuti moderni ed efficienti”
- data Aprile 23, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Ieri, in un intervista, il signor Leonardi, ha parlato di voler realizzare nella sua discarica di Lentini “una sorta di termovalorizzatore da 100 milioni di euro”.
Il signor Leonardi è il proprietario della più grande discarica del mezzogiorno, che, ancora non sappiamo quanto, la Regione vuole far diventare ancora più grande con nuovi ampliamenti.
Con le sue scellerate scelte, la Regione, nessun governo escluso, ha fatto arricchire negli ultimi vent’anni i gestori delle puzzolente e inquinanti discariche, pubbliche e private, invece di organizzare sul serio la raccolta differenziata e realizzare gli impianti per la gestione dei rifiuti.
Noi siamo convinti, lo ripetiamo da diversi lustri e lo abbiamo ribadito nella nostra audizione in Commissione regionale Antimafia, che non solo non bisogna autorizzare nuove discariche ma bisogna chiudere le attuali. Nei primi anni Novanta in Lombardia e Veneto, e poi anche in Campania, partì su larga scala la raccolta differenziata solo quando furono chiuse le discariche e cominciarono a portare i rifiuti all’estero con costi triplicati.
“Rifiuti zero, impianti mille”, resta il nostro chiaro slogan. Ma ci sono impianti progettati bene e altri che non lo sono, a partire dagli inceneritori, anche quelli camuffati, e dalle discariche.
Quello ipotizzato dalla ‘Sicula Trasporti’ sembrerebbe un impianto che produrrebbe gas metano da tutti i rifiuti, quindi azzerando la raccolta differenziata. Oggi sarebbe assurdo e anacronistico, sarebbe un esempio di pessimo impianto, che favorirebbe ancora le discariche.
Gli impianti di digestione anaerobica sono tutt’altra cosa, dall’umido e solo dalla parte umida dei rifiuti si estrae il metano e poi il compost per l’agricoltura: questi sono gli impianti che noi difendiamo.
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