12.11.2019 – Il documento della XII Assemblea congressuale di Legambiente Sicilia
- data Novembre 12, 2019
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Il «tempo del coraggio» è arrivato.
Questo documento, per la prima volta frutto di un importante lavoro collettivo, getta le basi di un nuovo modo di essere Legambiente in Sicilia.
Non è il solito documento congressuale, ma un serio contributo di riflessione. Delinea una prospettiva, definisce delle proposte, evidenzia dei limiti e dei problemi, chiede che la politica cambi finalmente innanzitutto sé stessa e per conseguenza il destino della Sicilia.
Noi abbiamo il coraggio di restare con orgoglio “l’ultima e unica esperienza politica proveniente dal Novecento”, ma abbiamo avuto, in tutti questi quarant’anni, la capacità di cambiare e di rinnovarci. Adesso, compiamo un altro salto in avanti, con tenacia e determinazione. Direi, con cocciutaggine.
Vogliamo “imporre” una nuova agenda politica e per questo c’è allora bisogno di fare ancora più politica, non solo nelle interlocuzioni e nelle non infrequenti contrapposizioni istituzionali, ma soprattutto nel nostro impegno sui territori, nell’agire localmente, nelle azioni concrete a cui diamo vita ormai quasi quotidianamente.
Siamo cresciuti politicamente, e lo stiamo continuando a fare, ma dobbiamo meglio strutturarci nei territori. Sappiamo sulla nostra pelle quanto è difficile e duro “fare associazionismo e volontariato”, soprattutto nelle aree interne, ormai spopolate, o nelle periferie urbane; ma dove arriviamo con i nostri contenuti, i nostri valori e le nostre battaglie veniamo circondati da affetto, solidarietà, sostegno. Quasi un volerci dire “perché non siete venuti prima”. Ecco, noi, sicuramente in Sicilia, abbiamo ancora di più un compito che, per essere precisi, non è esattamente quello di un’associazione ambientalista e di volontariato: riempire i grandi vuoti che la politica, che ormai si manifesta solo nei talk show, ha lasciato tra i cittadini, non dando più risposte, non affrontando più i nodi e i problemi, non dando più una speranza.
È stata così alimentata la sfiducia che i siciliani hanno nelle idee, il “credere che il mondo non potrà mai essere diverso da com’è stato”, come ci ha spesso ricordato Leonardo Sciascia, che per questo vedeva la Sicilia come metafora della società umana.
Oggi, abbiamo il compito di far capire che invece le idee muovono il mondo. Noi il nostro sasso nello stagno lo abbiamo lanciato.
Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
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