04.10.2019 – Il presidente/assessore ai Beni culturali Musumeci non firma la riadozione del piano paesistico di Messina, sospeso da una anomala sentenza del Tar di Catania. Legambiente Sicilia: “Vorremmo capirne le ragioni, se è un segnale, ancora più preoccupante, di chi vuole mettere in discussione e ribaltare la politica di tutela del paesaggio che la nostra regione segue ormai da tantissimi anni”
- data Ottobre 04, 2019
- autore ufficiostampa
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“Abbiamo appreso che il presidente Musumeci, nella sua qualità di Assessore ai Beni culturali, non ha voluto firmare la riadozione del piano paesistico di Messina, sospeso da una anomala sentenza del Tar di Catania.
Questa è una decisione molto grave che pone il territorio di Messina a rischio di possibili aggressioni da parte di speculatori e da progetti senza scrupoli. Il Tar aveva dato tempo alla Regione di adottare il piano entro il 27 ottobre e lo stesso presidente/assessore Musumeci aveva convocato d’urgenza (lo scorso 17 settembre) l’Osservatorio per il paesaggio per esprimere il parere per una pronta adozione.
Invece, come un fulmine a ciel sereno, Musumeci ha preso questa pessima decisione.
Vorremmo capirne le ragioni, se è un segnale, ancora più preoccupante, di chi vuole mettere in discussione e ribaltare la politica di tutela del paesaggio che la nostra regione segue ormai da tantissimi anni.
Caro presidente Musumeci non è in questo modo che si onora la memoria di uomini come Sebastiano Tusa, che si sono battuti per tutelare il paesaggio, la storia e l’ambiente della Sicilia.
La firma è un atto dovuto, necessario ed indispensabile, per salvare il paesaggio ed il territorio del messinese.
Lanciamo, quindi un appello al presidente/assessore Musumeci affinchè entro il 27 ottobre firmi la riadozione del piano paesistico, anche come atto di responsabilità”.
Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia.
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