13.07.2019 – “A Stromboli una normalità apparente. L’inaspettato episodio parossistico del 3 luglio ha fatto chiarezza su alcune questioni”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, oggi sull’isola per rendersi conto della situazione
- data Luglio 13, 2019
- autore ufficiostampa
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“È una normalità apparente quella che si respira a Stromboli. Tutto è sospeso, in attesa che le attività del vulcano si tranquillizzino, si rimetta in funzione pienamente il sistema di monitoraggio, si possano riprendere le escursioni verso la sciara di fuoco”. A dichiararlo Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, oggi a Stromboli, per rendersi conto della situazione.
“L’inaspettato episodio parossistico del 3 luglio – continua Zanna – ha fatto chiarezza su alcune questioni. Intanto, questi eventi sono imprevedibili e non c’è modo di prevenirli, come ha detto chiaramente l’INGV. Perfino sullo Stromboli, che ha un sistema di monitoraggio altamente professionale, avanzato e continuo. La Protezione Civile, che sorveglia lo Stromboli costantemente e che deve comunque rafforzare la sua presenza sull’isola, deve porsi il problema di estendere le proprie attività anche ad altre aree naturali sulle quali insistono altri pericoli per i visitatori, le persone, gli ambienti, le strutture esistenti. La Protezione Civile deve avere la prontezza di intervenire, valutare il rischio e decidere le possibili, se necessarie, chiusure. E questa è l’unica risposta seria rispetto a quella finora imposta da alcuni uffici periferici della Regione con la chiusura sine die delle aree protette potenzialmente minacciata da pericoli di crolli, frane, dissesti. È chiaro che non può essere questa la soluzione e i danni alle economie di questi territori cominciano a farsi sentire. Infine, è necessario – conclude Zanna – garantire la giusta e responsabile fruizione di questi luoghi dove i rischi sono connaturati alla natura presente. I visitatori, gli escursionisti devono avere tutte le informazioni possibili, in particolare dei pericoli incomprimibili presenti, ed effettuare la passeggiata, l’escursione o altro, in modo rispettoso e con grande attenzione, sapendo che stanno visitando un luogo in cui è la natura a comandare e a decidere”.
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