21.06.2019 – Le scelte compiute dal presidente/assessore Musumeci riguardante i parchi archeologici: Legambiente Sicilia: “Parchi accorpati senza logica o storia; nomine discutibili e senza procedura selettiva con avviso pubblico. Auspichiamo che il prossimo assessore ai Beni culturali possa porre rimedio a questi strafalcioni e riportare la tematica nei giusti e corretti binari”
- data Giugno 21, 2019
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Si sono forzate procedure e regole. L’Assessore Tusa, sono certo, non avrebbe agito in questo modo. Si deve correre ai ripari, altrimenti, dopo vent’anni di attesa, si rischia il fallimento. Occorre avere subito un nuovo Assessore dei Beni culturali”.
“Nello stordimento generale causato dalla scomparsa dell’Assessore dei beni culturali, Sebastiano Tusa, quasi per pudore, non ci siamo accorti che il Presidente della Regione, che ne ha momentaneamente “ereditato” la delega, ha non poco forzato la volontà espresso da Tusa di dare finalmente corpo e sostanza alla legge sui parchi archeologici, bloccata da vent’anni dalla burocrazia e dai tanti che non ne hanno mai voluto la sua piena applicazione.
Nutro seri dubbi che l’Assessore Tusa, da archeologo e da conoscitore profondo dell’Assessorato dei Beni culturali, avrebbe agito come ha fatto il presidente/assessore Musumeci: parchi accorpati senza logica o storia; nomine discutibili e senza procedura selettiva con avviso pubblico; spostamenti di funzionari fatti senza neppure una telefonata, anche quelli che hanno non poco contribuito a tutelare i Beni culturali siciliani e a rilanciarli.
Auspichiamo che il prossimo assessore ai Beni culturali, che deve arrivare presto perché il settore è fin troppo delicato e importante per non avere la piena attenzione di chi lo dirige, possa porre rimedio a questi strafalcioni e riportare la tematica nei giusti e corretti binari.
Altrimenti, dopo vent’anni di attese e speranze, questa potrebbe trasformarsi nell’ultima definiva pagina di fallimenti di un’intuizione intelligente e coraggiosa di alcuni di noi”.
Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
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