19.02.2019 – Legambiente contribuisce alla causa di Riace con una donazione di 5 mila 300 euro. “Questo è il nostro contributo alla neo-costituita fondazione “È stato il vento” per il prosieguo del modello di accoglienza diffusa e di inclusione voluto da Mimmo Lucano”
- data Febbraio 19, 2019
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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La somma è il frutto di una raccolta fondi avviata prima delle festività natalizie su proposta di Legambiente Sicilia e realizzata nell’ambito della quinta edizione della campagna “AMORE PER IL TERRITORIO” attraverso la distribuzione dei panettoni Fiasconaro.
A ricevere idealmente il ricavato di questa operazione di solidarietà è stato sabato scorso Leonardo Neglia, sindaco di Petralia Sottana, chiamato appunto a rappresentare Re.co.sol. nell’ambito dell’incontro-dibattito sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza tenutosi durante la tre giorni con cui Legambiente Sicilia ha inaugurato la sua nuova sede all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.
“Quando ad ottobre abbiamo iniziato a programmare la nostra campagna – afferma Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia – ci siamo interrogati su quale potesse essere l’obiettivo solidale da perseguire. La notizia dell’arresto di Mimmo Lucano e soprattutto le crescenti preoccupazioni sulle conseguenze negative che la vicenda giudiziaria avrebbe arrecato al proseguimento dell’esperienza di accoglienza e di inclusione da lui messa in atto ci hanno determinato a destinare proprio a Riace una parte sostanziosa della raccolta fondi. La rete dei nostri circoli si è subito attivata su tutto il territorio nazionale ed alla tirata delle somme abbiamo potuto annunciare con orgoglio e soddisfazione il risultato a Re.co.sol, la Rete dei Comuni Solidali di cui Riace è parte integrante.
Sappiamo che per Riace, così come per tante altre piccole realtà del nostro Paese, dopo l’approvazione e la conversione in legge del cosiddetto decreto-sicurezza, è diventato sempre più difficile portare avanti i progetti ed i programmi di accoglienza diffusa con cui in questi anni si è riusciti a fronteggiare il rischio di spopolamento, con tutti gli annessi e i connessi in termini di mantenimento dei servizi sociali essenziali per le popolazioni residenti. Per questo, a dispetto di chi dice che dovremmo occuparci meno di questioni umanitarie e più di difesa dell’ambiente, non abbiamo alcuna intenzione di desistere dal sostenere chi intende resistere, anche ricorrendo alla disobbedienza civile, per tenere in piedi quei progetti e quei programmi. Giustizia ambientale e giustizia sociale rappresentano per la nostra associazione obiettivi fondamentali ed inscindibili da perseguire e le nostre attività solidali, così come le nostre principali campagne, continueranno pertanto ad essere da noi condivise con chi ogni giorno cammina in questo solco”.
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