15.02.2019 – SICILIA 2030. FORUM QUALENERGIA?+ 1,5° ACCELERARE RIVOLUZIONE ENERGETICA
- data Febbraio 15, 2019
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Si è svolto oggi, nell’ambito dell’avvio del percorso di Legambiente Sicilia all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa, la conferenza regionale: Sicilia 2030. Forum qualenergia? +1,5°accelerare rivoluzione energetica.
Nel corso dei lavori, Legambiente ha rimarcato che i cambiamenti climatici sono una realtà con cui fare i conti, l’Italia deve approvare un piano energia e clima ambizioso, la Sicilia deve essere parte di questo percorso. L’isola ne avrebbe tutto da guadagnare, in particolare per le risorse del suo territorio e per come rinnovabili e efficienza si possono integrare in agricoltura, edilizia e contribuire a rilanciare un lavoro di qualità.
In questi anni la Sicilia è stata ferma, non governando i processi se non con moratorie. Il quadro ora è cambiato, ripartono gli investimenti sia per gli incentivi che per la novità che arriveranno con le comunità energetiche e l’autoproduzione grazie a una direttiva europea. Ma se il Governo regionale e i comuni non accompagneranno questi processi rischiamo che solo quelli più svegli e ricchi ne beneficino. Per Legambiente, la Sicilia deve puntare su alcune priorità su cui ci aspettiamo risposte e su cui chiamiamo al confronto:
- dare certezze agli investimenti nelle rinnovabili, attraverso un percorso di autorizzazione semplice per i piccoli interventi, trasparente e serio per quelli grandi. Oggi non esiste ne l’uno ne l’altro. Serve, anche per le isole minori, un accordo tra Regione e soprintendenze per superare delle barriere oggi insormontabili
- Oggi non è un problema di soldi se non si investe in Sicilia, perchè le rinnovabili sono competitive, ma di autorizzazioni e di accesso al credito da parte di aziende e cittadini. Per cui i fondi regionali ed europei devono andare ad affrontare questi nodi, quello delle famiglie per la riqualificazione energetica degli edifici, quello delle imprese agricole e artigianali.
- Serve un progetto per la transizione dei luoghi più disgraziati della Sicilia, quelli delle vecchie centrali e raffinerie che rischiano di chiudere lasciando suoli inquinati e disoccupati. Per queste aree serve un intervento coordinato con il governo, con i fondi europei che ci saranno nel periodo 2020-2027.
- Si devono realizzare anche progetti grandi, che vanno guidati con una efficace politica pubblica. L’eolico off-shore a largo della Sicilia nella costa Sud ha delle potenzialità rilevantissime che devono essere sfruttate. Serve una procedura per accogliere le proposte private e costruire un percorso di realizzazione degli interventi. In Sicilia ci sono grandi aree dismesse e da bonificare, dove si possono realizzare grandi impianti solari. Servono regole per aiutare chi vuole investire qui.
- La Sicilia si deve adattare a un clima che cambia, per cui in accordo con il Governo e il piano nazionale di adattamento deve individuare le aree e gli ambiti prioritari per aiutare l’agricoltura e le città a fare i conti con un clima che porterà a piogge intense e lunghi periodi di siccità.
Promotori Legambiente Sicilia e Kyoto Club
Media partners ‘La nuova ecologia’ e rivista ‘QualEnergia’
Patrocini ARS, Comune di Palermo, Dipartimento Energia Regione Siciliana
Main partners
Fassa Bortolo, ERG, Sicily by car, E2i energie speciali
Forum partner
XWin
Supporters
Anev, Asja Ambiente spa, C&C Consulting Engineering srl
15 febbraio 2018
L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468
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