06.12.2018 – Contributo della Regione di due milioni di euro per i Comuni siciliani virtuosi in tema di rifiuti solidi urbani. Il commento di Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia
- data Dicembre 06, 2018
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“Azione apprezzabilissima, ma fino a quando la Regione continuerà a non approvare gli impianti per gestire i rifiuti, in particolare quelli di digestione anaerobica, che possono fornire compost di qualità e biometano, i buoni propositi restano solo sulla carta e continueremo a portare i rifiuti in discarica, soprattutto l’umido. Musumeci si impegni a dare entro massimo un mese le risposte ai privati che hanno presentato i progetti. Senza impianti, la raccolta differenziata è inutile e non saremo mai una regione virtuosa nella gestione dei rifiuti”.
Questo il commento di Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia
06.12.2018 – Ecomostro di Aspra. Legambiente si rivolge al TAR per ottenere un diritto previsto dalla legge: la copia della documentazione, fino ad oggi negata.
- data Dicembre 06, 2018
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“Legambiente ha chiesto l’accesso agli atti per acquisire tutta la relativa documentazione per fare luce sulle strane e anomale procedure seguite dopo l’acquisto dell’ecomostro di Aspra, da parte della società “Nuova Poseidonia srl”, costituita da dirigenti del Movimento Cinque Stelle con il Sindaco di Bagheria, riguardanti soprattutto le possibili parti abusive che si vorrebbero sanare per trasformarlo in un albergo. Ma, ad oggi ci è stato impedito, per cui siamo stati costretti a rivolgerci al TAR per ottenere un diritto garantito dalla legge a tutti i cittadini.
Leggi tutto»05.12.2018 – Ruspe a Triscina. “Finalmente anche in quel territorio si cominciano a intravedere segni di legalità”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia
- data Dicembre 05, 2018
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“Finalmente anche a Triscina sono entrate in scena le ruspe per abbattere gli abusi edilizi. Per troppi anni quella è stata una zona franca, adesso un segno di legalità. Siamo solo all’inizio, quelle da abbattere sono 85 case, ma il primo colpo di piccone è servito a dimostrare l’intenzione dello Stato di far valere leggi e regole contro l’abusivismo edilizio anche in quel territorio. Adesso si vada avanti con le altre”.
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