11.12.2018 – Pendolaria 2018, Legambiente: sulle linee peggiori nulla è cambiato, in Sicilia ancora degrado e ritardi
- data Dicembre 11, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Come ogni anno, all’entrata in vigore dell’orario invernale, Legambiente presenta una prima analisi della situazione del trasporto ferroviario regionale nel nostro Paese. L’obiettivo è di sottolineare l’importanza e l’urgenza di migliorare il trasporto pubblico su ferro, offrendo un’alternativa più competitiva, economica e sostenibile all’automobile. Per i pendolari, sulle 10 linee peggiori d’Italia nulla è cambiato, tra queste la Agrigento-Palermo.
“Nella nostra isola – commenta il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna – siamo ancora molto indietro. Un dato emerge in particolar modo: sono stati operati tagli ai servizi (-5,6 per cento) e di contro sono aumentate le tariffe (+11,4 per cento), con grave danno per i tanti pendolari che devono anche convivere con un parco mezzi fra i più vecchi d’Italia.
Come si evince dal rapporto la domanda di spostamento in treno fra le città è alta, come sulla linea Agrigento-Palermo, ma solo una percentuale bassa si sposta in treno e la ragione sta nel fatto che le vetture sono poche rispetto alla capacità della linea e risultano molto spesso in ritardo, specialmente nelle giornate di pioggia quando in molte stazioni si allagano i binari e si verificano frane. Fra le incompiute, l’elettrificazione ed il potenziamento della linea Siracusa-Ragusa-Gela, del cui progetto, che risale al 2006, non si hanno più notizie, e ed il completamento del progetto linee tramviarie a Palermo, alcune finanziate e che vedranno luce entro il 2022. Per altre 3 linee si sa solo che i tempi saranno più lunghi ed ancora non si conosce una data. Ancora una volta ci ritroviamo a dovere sottolineare occasioni perdute, sprechi di tempo e di denaro, dove a farne le spese siamo sempre noi cittadini ai quali viene impedita la libertà di circolare in treno”.
Dossier completo su https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/pendolaria-2018
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