04.11.2018 – “Oggi è il momento del lutto e del pianto per la Sicilia ma domani bisognerà interrogarsi sulle reali cause della tragedia che ha causato 12 vittime la scorsa notte tra le province di Palermo ed Agrigento”. Dichiarazione di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Novembre 04, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Quanti morti e quante tragedie dovranno ancor accadere prima che si comprenda che la vera e unica opera pubblica che è necessaria al Paese è la messa in sicurezza dei territori? Lo ripetiamo senza sosta da 40 anni ma non abbiamo mai avuto risposta.
Oggi è il momento del lutto e del pianto per la Sicilia ma domani bisognerà interrogarsi sulle reali cause della tragedia che ha causato 12 vittime la scorsa notte tra le province di Palermo ed Agrigento. Case costruite sul letto del fiume, magari sanate, tanto in Italia c’è sempre un condono dietro l’angolo, manutenzioni delle infrastrutture inadeguate o mai eseguite. L’esondazione del fiume Akragas ha invaso, per esempio, una zona ad alto tasso di abusivismo. E purtroppo, ad ogni tragedia, dobbiamo assistere alle lacrime di coccodrillo di chi non ha controllato e ha favorito l’abusivismo, o peggio di chi addossa la responsabilità agli ambientalisti “da salotto”.
Il tempo delle chiacchiere “da salotto” è passato da un pezzo, adesso bisogna garantire la sicurezza dei cittadini e dei territori. Il dolore di chi ha perso i propri affetti e le immagini dei giorni scorsi provenienti da tutta Italia, esigono risposte immediate ed adeguate. Adesso”.
Lo dichiarano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
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