24.08.2018 – Persone ostaggio sulla nave Diciotti. Legambiente chiede che la magistratura siciliana disponga subito la liberazione degli ostaggi che sono esseri umani e metta fine ad un atto che è solo criminale, imposto e ordinato quale dichiarato strumento di pressione politica. Tutta l’associazione sarà domani al molo di levante a Catania perché siamo umani
- data Agosto 24, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Continua il presidio permanente al porto di Catania per la liberazione delle persone tenute in ostaggio a bordo della nave Diciotti. Domani, sabato 25 agosto, presidio regionale alle ore 17,00 al molo 4 di levante.
“Tutta la Legambiente – annuncia Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – senza se e senza ma, sarà domani al molo di levante a Catania perché siamo umani. Non è ammissibile che in Italia, in Sicilia, ci siano da una settimana 145 ( prima 177) persone indifese e fragili, profughi di paesi in guerra, che hanno affrontato torture e sevizie nel viaggio di fuga, naufraghi, bloccati in mare su una nave militare italiana. In condizioni disumane: ammassati, molti sul ponte, con 2 soli bagni, senza un letto e prive di diritti. Peggio che in carcere. La Procura di Agrigento indaga per sequestro di persona e altro. Il procuratore due giorni addietro è salito a bordo. Reati gravissimi continuano a perpetuarsi sugli ostaggi e sotto gli occhi di tutti, documentati da stampa e social.
Chiediamo che la magistratura siciliana disponga subito la liberazione degli ostaggi che sono esseri umani e metta fine ad un atto che è solo criminale, imposto e ordinato quale dichiarato strumento di pressione politica”.
Legambiente invita tutti ad indossare una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità, per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà.
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