03.05.2018 – Marsala. Giusta condanna per chi ha costruito abusivamente. La lunga battaglia di Legambiente per la salvaguardia di Torrazza, era giusta, e non poteva che essere vittoriosa
- data Maggio 03, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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La condanna inferta dal Tribunale di Marsala a Michele Licata di 2 anni e sei mesi di reclusione, oltre alla demolizione dei manufatti e la confisca dell’area, per i reati di abusivismo edilizio, lottizzazione abusiva e danno ambientale, costituisce la migliore ed ulteriore conferma che la nostra lunga battaglia per la salvaguardia di Torrazza, era giusta, e non poteva che essere vittoriosa.
“La sentenza è un ottimo successo. Da sempre – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – sosteniamo che lo sviluppo del territorio non può passare attraverso la cementificazione del patrimonio naturale, soprattutto quando questo è protetto dalle leggi dello Stato e dalle convenzioni internazionali”.
La società Roof Garden, di cui Licata era amministratore all’epoca dei fatti, ha cercato con la complicità (purtroppo rimasta impunita) degli uffici competenti del Comune di Petrosino e della Regione Siciliana, di far passare per Caseifici due strutture alberghiere in cemento armato in piena zona umida, impossibili da realizzare anche per stessa ammissione dei consulenti della difesa.
La verità emersa nel dibattimento, e rivendicata come comportamento virtuoso dell’imputato, è che voleva “bonificare” i Margi Nespolilla per realizzare un mega complesso turistico che avrebbe occupato l’intera area umida, distruggendo l’intero eco sistema.
“Grazie alla nostra denuncia, sostenuta da tanti giovani di Petrosino, – conclude Zanna – la Procura della Repubblica di Marsala ha smascherato l’imbroglio, fornendo al tribunale un impianto accusatorio che ha superato il vaglio del dibattimento. La sentenza, quindi, costituisce un’ulteriore fondamentale contributo verso una società in cui i crimini ambientali non restano impuniti”.
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