28.03.2018 – SE BUTTI MALE …FINISCE IN MARE! Al nastro di partenza il progetto targato Legambiente e Corepla per la prevenzione dei rifiuti in mare riservato agli studenti siciliani
- data Febbraio 28, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Il progetto “Se butti male…finisce in mare”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di tutta la Sicilia, punta ad accrescere nelle nuove generazioni la consapevolezza delle conseguenze del proprio stile di vita sull’ecosistema marino, avviando nello specifico una riflessione sul legame tra la corretta gestione dei rifiuti che produciamo ogni giorno e la salute dei mari e degli oceani.
Tutte le classi che, attraverso il link https://www.legambientescuolaformazione.it/eventi/se-butti-male-finisce-mare, aderiranno on-line al progetto avranno a disposizione una guida per l’insegnante per affrontare, in modo semplice ma dal punto di vista scientifico, il delicato tema dei rifiuti in mare. Suddivisa in dieci capitoli la guida dà modo di comprendere perché i rifiuti plastici finiscono in mare, quali problemi generano agli ecosistemi marini, che cos’è la plastica e come si trasforma. Ed ancora, la guida approfondisce il fenomeno sempre più preoccupante delle microplastiche che popolano mari ed oceani e che, attraverso la catena alimentare, arrivano nel nostro piatto.
Ma la parte più stimolante di questo strumento è quella che ci pone di fronte alle nostre responsabilità di cittadini ed alla necessità che dalla consapevolezza si passi all’azione attraverso una vera e propria indagine scientifica realizzata dagli stessi ragazzi sul cosiddetto Beach litter, ovvero un monitoraggio sulla quantità e la tipologia di rifiuti presenti in spiaggia. «Si tratta di una vera e propria attività di children science, sul modello di ciò che ormai da alcuni anni proponiamo ai nostri circoli territoriali come preludio a “Spiagge e Fondali puliti”, coinvolgendo grandi e piccoli in un laboratorio all’aperto che si rivela efficace sia in termini di facilitazione dell’apprendimento che come contributo alla ricerca» – afferma Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia – che sottolinea come, ad oggi, sono già molte le classi che verranno seguite dagli educatori dei circoli costieri di Legambiente e ancora di più sono quelle che, autonomamente, stanno aderendo in questi giorni attraverso il link di Legambiente Scuola e Formazione. Grazie alla preziosa collaborazione di Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica, tutte le scuole che aderiranno al progetto riceveranno via mail una versione digitale sia della guida per insegnanti che del diario per gli alunni, i quali avranno così modo di registrare l’esperienza di citizen science che faranno sul campo, cioè in spiaggia, finalizzata a monitorare i rifiuti abbandonati.
Secondo Raffaella Giambra, responsabile di Legambiente Sicilia Scuola e Formazione «rendere partecipi i ragazzi attraverso la modalità della ricerca scientifica è il miglior modo per formarli, sensibilizzarli e responsabilizzarli. La loro partecipazione al progetto ed il loro coinvolgimento nel monitoraggio della beach litter servirà anche per approfondire la conoscenza del territorio in cui vivono e, conseguentemente, per stimolare un maggiore controllo ambientale per l’ottenimento di una qualità di vita migliore».
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