15.12.2017 – Legambiente Sicilia. Il bando regionale sul rischio idrogeologico è pericoloso: no alla frammentazione degli interventi. È necessaria una seria programmazione e un’assunzione di responsabilità della Regione. In pericolo le ultime spiagge naturali della Sicilia
- data Dicembre 15, 2017
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Uno degli ultimi atti del non rimpianto Governo Crocetta è stata la pubblicazione del bando per l’assegnazione dei 155 milioni di euro previsti dal POR FESR SICILIA 2014-2020 da destinare al finanziamento di ‘Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera’.
Beneficiari dei finanziamenti possono essere sia la stessa Regione che i Comuni.
Quasi tutti i comuni costieri hanno presentato domanda di finanziamento sulla base di studi di fattibilità tecnica ed economica volti ad affrontare l’erosione con interventi puntuali, senza tenere conto delle cause del fenomeno né degli effetti delle opere progettate sulle spiagge limitrofe.
Si corre, dunque, il serio rischio – denuncia Legambiente Sicilia – di sprecare cospicue risorse finanziarie senza risolvere il problema, anzi aggravandolo.
La Regione deve fermare la corsa al finanziamento da parte dei comuni inopinatamente innescata col Bando.
E’ necessario definire una pianificazione a livello dell’unità fisiografica e promuovere interventi volti a rimuovere le cause dell’erosione, che sono notoriamente riconducibili al blocco del trasporto solido provocato:
- dalla cementificazione delle aste fluviali;
- dall’irrigidimento della linea di costa;
- dalle opere portuali:
- dagli interventi di difesa puntuale delle spiagge realizzati senza alcuna preventiva valutazione del loro impatto.
“Le spiagge siciliane costituiscono una risorsa ambientale ed economica che non può essere sacrificata sull’altare dell’improvvisazione e degli interessi specifici – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. Chiediamo al nuovo assessore al Territorio, Salvatore Cordaro, di rivedere i termini del bando; di aggiornare il ‘PAI Coste’ risalente a quasi dieci anni fa; di assumere una responsabilità diretta nella pianificazione e nella progettazione d’interventi a livello sovra comunale, che raggiungano il dichiarato obiettivo della resilienza delle spiagge”.
Nei prossimi giorni – annuncia l’associazione ambientalista – contatteremo l’Assessore Cordaro per invitarlo a una conferenza stampa durante la quale sarà presentato l’Osservatorio sull’erosione delle spiagge della provincia di Messina, curato dal circolo ‘Legambiente Nebrodi’ e illustrati alcuni casi esemplari d’interventi lungo le coste che rischiano di aggravare il già sconvolto equilibrio naturale delle nostre spiagge.
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