14.11.2017 – Sgarbi potrà probabilmente innovare i Beni culturali in Sicilia, ma commette un grave errore a scagliarsi contro le energie rinnovabili. Sono anche loro il futuro della Sicilia e noi di Legambiente che le sosteniamo decisamente non siamo una cosca mafiosa
- data Novembre 14, 2017
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Sono certo che se Vittorio Sgarbi sarà scelto dal presidente Musumeci come nuovo Assessore regionale ai Beni culturali farà bene, portando sicuramente uno scossone in un settore mummificato e paralizzato da cinque anni di abbandono e disattenzione della politica siciliana.
Ma Sgarbi deve comprendere e rendersi conto che il futuro della Sicilia passa decisivamente anche dallo sviluppo e dall’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, che fanno sempre meno danno delle trivelle petrolifere, sia dal punto di vista della sostenibilità che da quello paesaggistico.
Bisogna tenere alta l’attenzione e la vigilanza affinché la mafia non si infiltri negli appalti e faccia affari sulle risorse naturali e culturali della nostra regione, ma questo è compito soprattutto delle forze dell’ordine e della magistratura. A noi il ruolo di lavorare e proporre delle soluzioni innovative e sostenibili per il futuro di questa nostra martoriata terra e del pianeta”. Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
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