11.08.2017 – I dati del bilancio finale di Goletta Verde 2017: Legambiente: “Presentati alle Capitanerie di Porto 11 esposti segnalando 38 punti critici per chiedere approfondimenti e interventi sugli scarichi inquinanti che ancora oggi si riversano in mare”
- data Agosto 11, 2017
- autore ufficiostampa
- In Ambiente
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Il Mar Mediterraneo non gode di ottima salute: mala depurazione, rifiuti galleggianti, ma anche i cambiamenti climatici e illegalità ambientali minacciano sempre di più il Mare Nostrum oggi in forte sofferenza. È quanto denuncia Goletta di Verde 2017 di Legambiente che, nel bilancio finale del suo viaggio lungo i 7.412 chilometri di costa, ci restituisce un quadro poco rassicurante. Preoccupa anche il perdurare di alcune situazioni critiche, già registrate nelle precedenti edizioni, con ben 38 malati cronici contro i quali Goletta Verde punta il dito: si tratta di quei punti che sono risultati inquinati mediamente negli ultimi 5 anni e che si concentrano soprattutto nel Lazio (8), in Calabria (7), in Campania e Sicilia (5).
In particolare, l’esposto in Sicilia è stato presentato per inquinamento batterico di origine fecale rilevato dai tecnici della Goletta Verde presso i comuni di Aci Castello (Ct), di Calatabiano (Ct), Siracusa (Sr), Gela (Cl) e Licata (Ag).
Dai risultati si evidenzia che le aree sono fortemente inquinate, con conseguente rischio per l’incolumità degli esseri viventi, nonché di tutta la biodiversità delle zone, a ciò si aggiunge che gli stessi punti indicati nell’esposto e campionati nel 2017 sono risultati inquinati anche negli anni precedenti, a partire dal 2010.
“La sfida della depurazione doveva rappresentare una priorità per il rilancio ambientale ed economico di questa terra, ma tutti i governi regionali che si sono succeduti hanno evidentemente fallito, visto che non si è stato in grado neanche di spendere i soldi che erano disponibili – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. Le segnalazioni che continuano ad arrivarci dai cittadini, molte delle quali non siamo riusciti a verificare direttamente ma abbiamo subito inoltrato alle autorità preposte, dimostrano che la situazione in tante aree dell’isola è diventata insostenibile, con scarichi che finiscono in mare e rischiano di compromettere ulteriormente la già difficile situazione in cui versa la nostra economia. Sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità del mare e delle coste, si gioca una scommessa che la Sicilia deve assolutamente vincere se si vuole garantire un reale futuro ai nostri territori”.
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