10.08.2017 – Con un articolo osceno e incostituzionale l’Assemblea Regionale Siciliana vanifica i piani paesaggistici. E nel contempo boccia l’articolo che prevedeva l’istituzione di due nuovi parchi. Presa di posizione di Legambiente Sicilia
- data Agosto 10, 2017
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Nello squallido assalto che si sta consumando all’ARS con norme dal carattere elettorale e clientelare, è stato approvato l’articolo 72 del collegato alla finanziaria che cancella di fatto i piani paesaggistici.
La norma è gravissima e palesemente incostituzionale. Legambiente spiega che si tratta di una deroga generalizzata per le opere di pubblica utilità realizzate da enti pubblici o società concessionarie (una strada, un elettrodotto, un porto turistico, un parcheggio, con la sola esclusione dell’impiantistica per rifiuti), sottraendo inoltre la competenza alle Soprintendenze ed attribuendo ogni potere decisionale alla Giunta Regionale.
La norma interviene a ritroso pure su opere per cui si sono definiti i provvedimenti di diniego per contrasto con i piani recentemente approvati. E’ in totale contrasto con il D.Lgs 42/2004 sui beni paesaggistici che già disciplina, in adesione ai principi costituzionali di tutela del paesaggio, la prevalenza delle norme di tutela e le procedure per la vigenza delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate prima e che non sono in contrasto con i piani successivamente adottati.
Legambiente Sicilia preannuncia la richiesta di impugnativa al Governo nazionale, anche perché gli uffici della Presidenza dell’ARS avevano evidenziato i profili di contrasto con il Codice dei Beni Culturali.
Per Legambiente Sicilia è grave e sintomatico che contemporaneamente l’ARS abbia bocciato a scrutinio segreto l’articolo 77 del medesimo disegno di legge che prevedeva l’avvio dell’iter per la costituzione dei due parchi regionali Monti Peloritani e Terre degli Elimi.
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