26.10.2016 – Sversamenti di Sicilia Acque nella sede del potabilizzatore dell’Ancipa. Aggiornamenti e correzioni
- data Ottobre 26, 2016
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Secondo quanto appreso nella seduta del Consiglio comunale dello scorso 24 ottobre, grazie all’intervento del dott. Parlascino, direttore della struttura territoriale di Arpa Enna, il circolo Legambiente Ancipa di Troina comunica, in maniera doverosa, ai cittadini aggiornamenti riguardo all’illecito commesso da Sicilia Acque nella sede del potabilizzatore dell’Ancipa. Contestualmente, corregge delle informazioni errate, date in un precedente comunicato, sulla possibile natura dei fanghi.
Nella seduta è stato possibile avere delle informazioni più dettagliate sulla composizione del potabilizzatore dell’Ancipa. Date le caratteristiche dell’acqua dell’invaso Ancipa, nell’impianto di potabilizzazione, queste vengono sottoposte solo a trattamenti di tipo primario, che comportano l’utilizzo di flocculanti per la chiarificazione delle acque. La composizione dei fanghi di scarto sarebbe quindi formata principalmente dai precipitati del policloruro di alluminio, additivo utilizzato per far sedimentare le sostanze sospese nell’acqua. Come affermato dal dott. Parlascino, l’alluminio presente nei fanghi sversati nel fiume sarebbe in una forma insolubile, quindi non biodisponibile per gli organismi viventi dell’ecosistema fiume. L’Arpa si è già recata nel sito per effettuare dei campionamenti sull’alveo, pertanto i risultati analitici, attesi nelle prossime settimane, chiariranno se le concentrazioni di alluminio nei sedimenti sono più elevate del normale e se, quindi, si riterranno necessari ulteriori accertamenti. Non trattandosi di depurazione di reflui urbani e non essendoci trattamenti secondari nell’impianto, si esclude il rischio microbiologico o la contaminazione da altri metalli pesanti nel fiume.
Se questo, da un lato rincuora Legambiente, dall’altro il Circolo ritiene che sia il caso di mantenere alta la vigilanza e si impegna a seguire con attenzione lo sviluppo della vicenda. In ogni caso lo sversamento in un corso d’acqua di questa tipologia di rifiuti rimane un illecito punibile secondo il D.Lgl 152/2006. Se l’Arpa dovesse presentare una valutazione ambientale con elementi di rischio per la salute dell’ecosistema fiume, sarà impegno di Legambiente Sicilia e del circolo chiedere l’aiuto di specialisti per accertare che i fanghi non abbiamo compromesso fauna, flora e il buono stato delle acque.
Ribadita la solidarietà al lavoratore di Sicilia Acque ingiustamente licenziato dopo aver testimoniato sulle azioni oggetto dell’indagine e nel caso si arrivasse ad un rinvio a giudizio dei responsabili, Legambiente Sicilia e il circolo Ancipa si costituiranno parte civile.
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