31.05.2016 – Più di 300 volontari ripuliscono 5 spiagge della provincia di Ragusa in collaborazione con i migranti richiedenti asilo
- data Maggio 31, 2016
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Al di là di ogni più rosea previsione l’edizione 2016 di Spiagge e Fondali Puliti di Legambiente. Più di trecento volontari, fra i quali alcune decine di studenti dell’istituto comprensivo Santa Marta, plesso Sant’Elena di Modica, fra sabato e domenica hanno ripulito cinque spiagge della provincia di Ragusa : Santa Maria del Focallo ad Ispica ( circa 40 partecipanti di cui 10 migranti ), Maganuco a Modica ( circa 60 partecipanti di cui 10 migranti ), Micenci e la spiaggia di Ponente a Donnalucata ( circa 100 partecipanti di cui 40 migranti in parte minori ) e Randello a Ragusa ( circa 120 partecipanti di cui 60 migranti ). Ma il contributo più gradito e sorprendente è stata la partecipazione degli oltre 100 migranti richiedenti asilo accompagnati dagli operatori di diversi centri di accoglienza come lo SPRAR di Ispica “ Madonna delle Grazie gestito dalla coop. Soc. IntegrOrienta, l’associazione La sorgente di Scicli , Mediterranean Hope di Scicli, la coop Filotea e l’O.O.P.P. Eugenio Criscione Lupis di Ragusa, la coop Soc. Area “Casa Leone”, la Parrocchia Spirito Santo e la Chiesa Valdese di Vittoria e la coop Arc-En-Ciel. Oltre 200 i sacchi di rifiuti raccolti tra i quali spiccano come sempre tanta plastica e polistirolo rilasciati dal mare, ma anche bottiglie di vetro, pneumatici, legno e, soprattutto a Donnalucata, tanto materiale edile da demolizione che purtroppo non è stato possibile raccogliere interamente. Diverse le persone, nelle spiagge urbane, che si sono unite spontaneamente ai volontari, segno che una parte dei cittadini è molto sensibile al problema. Purtroppo lo stesso non si può dire per tutti coloro che, con scarso senso civico, trattano le spiagge come terra di nessuno. La grande partecipazione dei cittadini a questa iniziativa testimonia che il mare è sentito come bene comune che occorre difendere dall’incuria delle amministrazioni comunale, da ogni tentativo di privatizzazione e di edificazione abusiva – rischi ben presenti a Randello – ma anche da interventi assurdi come la costruzione di frangiflutti lungo le coste di Ispica.
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