16.06.2015 – Ragusa. Ancora un tentativo di sfruttamento del sottosuolo. Legambiente interverrà con tutti i mezzi a sua disposizione per fermare questa follia
- data Giugno 16, 2015
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Due anni fa l’accordo tra petrolieri e governo regionale per trivellare in ogni angolo della Sicilia, oggi, con la concessione edilizia del comune di Ragusa a guida M5S, si tenta di iniziare i lavori per sfruttare quelle poche gocce di petrolio del sottosuolo sfruttando la disperazione di lavoratori che temono per il disimpegno dell’ENI da Gela. Incurante delle decisioni del G7 che formalmente si mette d’accordo per ridurre l’uso dei combustibili fossili puntando sulle rinnovabili per impedire l’aumento della temperatura di oltre 2 gradi, della decisione dei grandi gruppi energetici di abbandonare l’uso del carbone e della svolta dei grandi produttori di petrolio, Arabia Saudita in testa, di investire sulle rinnovabili, Crocetta continua a guardare al passato condannando la più grande piattaforma di energie rinnovabili del mediterraneo all’arretratezza e al sottosviluppo”.
Lo dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “Stupisce – continua – la posizione del Sindaco 5 stelle di Ragusa che, contrariamente al M5S nazionale e regionale, mai si è opposto realmente alle pressioni della lobby petrolifera arrivando non solo a rinunciare a opporsi al parere della soprintendenza di Ragusa che ha rilasciato un nulla osta paesaggistico favorevole alle trivellazioni in zona di tutela paesaggista nella quale, secondo il governo Renzi le trivellazioni sono vietate, ma ha anche rilasciato la concessione edilizia propedeutica all’inizio delle perforazioni. Ora il rischio del petrolio nella valle de fiume Irminio è reale.
Legambiente, – conclude Fontana – che ha già presentato ricorso al Tar contro il parere della soprintendenza di Ragusa, interverrà con tutti i mezzi a sua disposizione per fermare questa follia, compreso l’eventuale impugnazione del provvedimento del comune di Ragusa”.
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