12.05.2015 – Valorizzare gli “antichi grani duri siciliani” ed i metodi produttivi tradizionali. Il benessere della tradizione
- data Febbraio 12, 2015
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
“Grani Duri Antichi Siciliani, il benessere nella tradizione”. È stato il tema del convegno che si è svolto a Termini Imerese. L’incontro è stato il primo passo concreto a seguito dell’accordo siglato nei mesi scorsi tra il Comune di Termini Imerese, Legambiente Sicilia, il Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC) e l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo, volto al recupero e alla valorizzazione della tradizione cerealicola e della pasta nel nostro territorio.
E’ sotto gli occhi di tutti la problematica della gluten sensitivity, ovvero la sempre maggiore incidenza tra la popolazione delle intolleranze al glutine. L’apparente correlazione che pare esistere tra la crescita esponenziale, oggi registrata, dei disturbi che le persone accusano e l’alimentazione con pasta e pane di frumento commercializzati dalla grande distribuzione e dai panificatori nazionali che utilizzano farina di provenienza varia, è stata oggetto di attenzione sia da parte del Consiglio Nazionale dei Chimici sia da parte dell’Ordine dei Medici. Legambiente, il CNC e l’Ordine dei Medici, hanno, quindi, già da tempo avviato una collaborazione operativa per verificare le proprietà organolettiche e nutritive dei grani antichi siciliani e dei metodi tradizionali di produzione dei prodotti derivati dal grano.
La collaborazione ha portato ad evidenziare che esistono elementi oggettivi a supporto delle sempre più ricorrenti tesi su una diversa e migliore digeribilità di tali prodotti. I risultati di tale studio portano a considerare che se il grano e i suoi derivati vengono coltivati e lavorati con le antiche tecniche come la macinatura a pietra, l’essiccazione naturale, la lievitazione lunga, si riducono i sintomi allergenici.
Su questi temi è stato siglato il protocollo d’intesa tra il Comune di Termini Imerese, Legambiente Sicilia, il Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC) e l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo. L’obiettivo è quello di valorizzare gli “antichi grani duri siciliani” ed i metodi produttivi tradizionali, e verificarne le ricadute sul benessere dei consumatori.
Legambiente Sicilia vuole promuovere la riscoperta delle antiche colture isolane e degli antichi sapori della cucina siciliana, promuovendo al contempo la dieta mediterranea quale strumento essenziale per aumentare il benessere della popolazione e quale leva fondamentale per promuovere nuove opportunità di fare impresa giovanile in agricoltura. Intende, altresì, rafforzare il ruolo delle produzioni locali come elemento di difesa dal degrado ambientale dovuto all’abbandono dei terreni coltivati, incrementare la biodiversità del territorio mediante il recupero di antiche colture e di antichi modi di coltivare il terreno nel rispetto della natura, e intende anche incentivare il consumo di prossimità per la riduzione dell’inquinamento dovuto al trasporto su strada, favorendo la creazione di gruppi di acquisto diretto dei prodotti della terra.
L’obiettivo è che l’azienda agricola torni ad essere fonte di benessere per l’uomo e per la natura, partendo dalla riscoperta e dalla valorizzazione di alimenti mediterranei salutari.
Nell’ambito dell’accordo siglato, l’associazione ambientalista si impegna ad individuare le realtà già presenti nel tessuto siciliano al fine di creare un sistema per l’incremento del prodotto tipico sia in termini di materia prima che di prodotto trasformato.
Il Comune di Termini Imerese, dal canto suo, vuole rivitalizzare e valorizzare il ruolo che lo stesso Comune ha svolto in passato nel campo della produzione di pasta. Fino alla fine degli anni ‘70 i pastifici siciliani erano legati a modi di produzione e di essiccamento perfezionati in secoli di attività. Il comprensorio di Termini Imerese era il più rilevante in tale settore, e, storicamente, il più antico. E’ negli anni 70 che nel nostro Paese avviene la rivoluzione in campo agronomico da parte delle grandi industrie che, a varietà di grano autoctone che raggiungono altezze fino a due metri, prediligono esemplari più bassi che ne evitano l’appiattimento al suolo, facilitando la raccolta del prodotto. I contadini allora preferirono la logica della produttività a quella della difesa delle proprie tradizioni e della biodiversità. Da questo momento cominciano a sparire i mulini ed i pastifici nella nostra regione.
Sempre nell’ambito dell’accordo, il CNC intende diffondere il valore della Chimica nella difesa delle produzioni tipiche alimentari, evidenziandone gli elementi distintivi, al fine di dare ai cittadini strumenti per una scelta consapevole, incentivando il ruolo del controllo sugli alimenti come duplice elemento di salubrità e di consapevolezza della tipicità.
L’Ordine dei Medici, infine, è interessato a diffondere il concetto di salute quale stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia. In tale contesto una corretta informazione alla popolazione è elemento essenziale, così come il contrasto a stati di non benessere come le intolleranze alimentari non ancora classificabili come malattia vera e propria. L’Ordine dei Medici si impegna a realizzare sessioni informative sugli aspetti legati all’intolleranza di prodotti o ingredienti, sugli effetti di tali intolleranze con particolare riferimento anche al settore dermatologico.
Commenti recenti