07.11.2014 – Gela. Accordo su Eni. Legambiente: “La Sicilia ha bisogno di produzioni compatibili con l’ambiente e con la salute dei cittadini, unica possibilità concreta per salvare una parte importante dei posti di lavoro che ancora oggi l’industria garantisce nell’isola”
- data Novembre 07, 2014
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Ci auguriamo che l’accordo sottoscritto sulla raffineria di Gela possa andare in porto senza retromarce dell’ultimo momento e possa costituire l’avvio di una nuova politica industriale nell’isola”. A dirlo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “La Sicilia – continua – ha certamente bisogno di non perdere l’importante know how, costruitosi negli ultimi decenni nei poli industriali, ma ancora di più, ha bisogno di produzioni compatibili con l’ambiente e con la salute dei cittadini. Si tratta di un percorso ineludibile e probabilmente dell’unica possibilità concreta per salvare una parte importante dei posti di lavoro che ancora oggi l’industria in Sicilia garantisce”.
“Siccome, però, – aggiunge Enzo Parisi, responsabile Industria di Legambiente Sicilia – “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina”, e considerato che questo è il terzo accordo che la Regione firma con Eni negli ultimi anni, probabilmente evitare eccessivi entusiasmi. Bisogna guardare con attenzione all’accordo che, secondo quanto si legge sulla stampa, prevede importanti benefici fiscali per l’Eni, il via libera all’estrazione di gas in terra ed in mare, un deposito di gas, a cui saranno destinati la maggior parte degli investimenti: un miliardo e 800 milioni di euro. Il resto dei fondi, 400 milioni di euro, andrebbero alla bio raffineria e alle bonifiche”.
“Forse sarebbe più utile – conclude Fontana – invertire l’ordine delle priorità per garantire maggiori livelli occupazionali, ma soprattutto, perchè senza le bonifiche non esiste il futuro industriale per la Sicilia, a Gela così come negli altri poli”.
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