19.07.2014 – Senza politici o burocrati corrotti, non esisterebbero le ecomafie
- data Luglio 19, 2014
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Lo denunciamo da anni e purtroppo le vicende di cronaca nera ci danno continuamente ragione. Anche l’ultima in ordine di tempo che ha portato all’arresto di 5 persone, fra cui un funzionario dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, ha reso evidente – dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia – come nei reati commessi nei settori economici ambientalmente sensibili, le complicità dei colletti bianchi sono imprescindibili. Senza politici o burocrati corrotti, non esisterebbero le ecomafie. I comportamenti di Cannova fanno sorgere alcuni legittimi interrogativi: negli anni scorsi chi gli ha consentito di assumere un ruolo che travalicava evidentemente le sue mansioni? Avere eliminato, con l’alibi della riduzione dei costi di bilancio, ogni forma di controllo indipendente, ha contribuito a rendere più corretto e trasparente il sistema autorizzativo?
Anche quest’ultima vicenda – continua Fontana – mette in luce l’inefficacia del sistema dei controlli che, oltre a non funzionare, a tutela dell’interesse collettivo, finisce però per rafforzare il ruolo parassitario di funzionari e politici infedeli.
La magistratura interviene per reprimere gli effetti di una patologia che prolifera per l’incapacità della politica di autoriformarsi e, quindi, di riformare la burocrazia.
Facciamo appello – conclude – al Governo regionale perché intervenga con forza ed equilibrio in tutti quei settori importantissimi per lo sviluppo della Sicilia, come i rifiuti e l’energia, per renderli impermeabili agli interessi di corruttori e mafiosi”.
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