01.07.2014 – Incendi in Sicilia e gara deserta per gli elicotteri. Una notizia che ha anche aspetti positivi
- data Luglio 02, 2014
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
Il fatto che la gara indetta dalla Regione per gli elicotteri antincendio sia andata deserta, invece che scatenare facili suggestioni e semplicistici allarmismi, per Legambiente presenta anche aspetti positivi.
“Forse qualcuno si è reso conto che da quest’anno in Sicilia non ci sono più le condizioni per facili guadagni – dichiara Angelo Dimarca Responsabile del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Si continua con questa bufala degli elicotteri, mentre vi è un silenzio assordante sul fatto che non si faranno per tempo i viali parafuoco, senza più argine alla propagazione degli incendi che si lottano da terra, se la macchina è efficiente”.
La Legambiente ricorda che quello degli elicotteri è un vero scandalo, perché l’articolo 25 della legge regionale 16 del 1996 prevede l’acquisto dei mezzi da parte della Regione ed il loro utilizzo con personale di ruolo del Corpo Forestale, mentre il noleggio doveva essere una misura temporanea. E’ invece si è andati avanti con affidamenti privati.
“Ci appelliamo al Presidente Crocetta per sostenere l’azione avviata lo scorso anno di riorganizzazione del Corpo Forestale regionale e di non cedere a questa campagna mediatica che sembra finalizzata a far spendere parecchi milioni di euro per gli elicotteri, che sono la parte marginale del problema incendi in Sicilia. Si faccia, invece, portatore di una proposta scardinante a livello nazionale: Stato e Regioni acquistino progressivamente i mezzi aerei antincendio e li affidino in uso alle forze armate e di polizia. Basta affari – conclude Dimarca – con i noleggi che incredibilmente diventano appetibili se maggiori sono gli incendi e, quindi, i danni per il territorio e la natura”.
Per Legambiente, grazie alla grave situazione finanziaria della Regione, ci sono paradossalmente le migliori condizioni per risanare la Forestale, ridurre i costi e mettere fine a questa folle industria della distruzione, in cui molti ci guadagnano ma in cui ci perdono sempre e comunque la collettività e le casse pubbliche.
Commenti recenti