04.04.2014 – La settimana della Bellezza in Sicilia
- data Aprile 04, 2014
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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È l’Italia che fa ben sperare, è quella che si sforza di non perdere il senso di appartenenza e che ama difendere, creare e valorizzare la sua grande bellezza, orgoglio e simbolo di un Paese tra più amati e visitati al mondo. Ed è questa l’Italia che Legambiente è pronta a far riscoprire e valorizzare con la “Settimana della Bellezza”, in programma da domani, sabato 5 al 13 aprile in tutta la Penisola. Giunta alla seconda edizione, l’iniziativa, ideata e organizzata dall’associazione ambientalista, prevede tanti eventi culturali che uniranno il Nord e Sud del Paese per raccontare le qualità ambientali, culturali e sociali del nostro Paese e far conoscere la bellezza dei luoghi, dell’arte e dei gesti. Ad unire tutte le città che parteciperanno alla Settimana della Bellezza, sarà la voglia di fare azioni concrete per vedere il nostro Paese cambiare in meglio come racconta il video “Creare Bellezza” di Legambiente realizzato dal gruppo di giornalisti indipendenti di Next New Media visibile su http://youtu.be/3L7DPmT-9vg. Il video raccoglie storie di bellezza, di legalità e tutela del territorio come l’abbattimento dell’ecomostro sulla spiaggia di Scala dei Turchi (AG), in Sicilia. Ma la bellezza non va solo salvaguardata. Per questo Legambiente lancia il “Premio Sterminata Bellezza”, con l’obiettivo di far emergere e valorizzare esperienze e persone che hanno dato vita a nuova bellezza guardando al futuro del nostro Paese.
La Settimana della Bellezza in Sicilia:
ARAGONA:
Il Comune di Aragona dista appena 18 km. dal mare e dalla splendida Valle dei Templi di Agrigento. Da visitare, oltre alla Riserva Naturale delle Macalube, anche il Parco Minerario, il Palazzo del Principe e la Chiesa del Rosario. Per accedere alla Riserva è necessario raggiungere il centro abitato di Aragona (km. 56 della S.S. 189 Agrigento-Palermo) e seguire le indicazioni esistenti o contattare l’ufficio della Riserva.
Visite guidate alla Riserva Naturale “Macalube di Aragona”: Sabato 5, Domenica 6, Sabato 12 e Domenica 13 aprile, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00, gli operatori ed i volontari di Legambiente Sicilia saranno a disposizione dei visitatori per l’accompagnamento alla fruizione dell’area protetta. È gradita la prenotazione preventiva della visita. Contatti: 0922.699210, 3298620.558-559, macalube@legambienteriserve.it;
AGRIGENTO
L’emblema della città di Agrigento è sicuramente la Valle dei Templi e tutto ciò che gravita all’interno dell’area del Parco Archeologico. Ma di grande interesse è anche il suo Centro Storico, ricco delle testimonianze dei tanti popoli che hanno attraversato e dominato questa parte di Sicilia: Greci ma anche Romani, Arabi, Normanni, Francesi e Spagnoli. Sulla Valle e sulla rivitalizzazione del Centro Storico puntano le iniziative in programma per la Settimana della Bellezza.
Iniziative a cura del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento:
* Mostra Il Mandorlo e la Valle – Già in corso di svolgimento presso Villa Aurea – Il mandorlo è tra le piante più diffuse nel territorio del Parco e costituisce, insieme all’olivo, quello che Luigi Pirandello ha definito il “bosco di mandorli e ulivi”. All’interno del Parco è stato realizzato il “Museo vivente del mandorlo”, dove sono coltivate circa 300 varietà tradizionali dell’antica mandorlicoltura siciliana. Nell’area del Museo sono state impiantate anche diverse varietà di pistacchio e di olivo, realizzando così una “collezione vivente” di grande valore scientifico e culturale che raccoglie e conserva varietà rare, di pregio, o in via di estinzione, della frutticoltura non irrigua della Sicilia.
* La Valle dei Templi dei piccoli – Domenica 6 aprile, dalle ore 15:30 alle ore 18:30, presso Casa Pace, il laboratorio di lettura creativa “Racconti di Akragas. Le fatiche di Ercole”, in collaborazione con l’AUSER-Università della Terza Età.
Giornata del Rabato: domenica 6 aprile, a cura delle associazioni culturali Labmura, NonSostare e Rudere, sarà realizzato un percorso dedicato ai bambini e agli adulti intorno al tema dell’educazione alla città: visita dei luoghi intorno al quartiere arabo del Rabato, educazione civica, educazione al gioco, un percorso artistico guidato da giovani architetti e artisti, un confronto con alcuni ragazzi maghrebini e momenti di convivialità. Tutto questo nello spirito inclusivo di molte associazioni culturali a confronto con il comitato del quartiere che in quella stessa giornata si occuperà di un’opera di pulizia e decoro coinvolgendo la città, con attenzione ai giovani ai quali si affida la riconquista di questi spazi pubblici antichi.
Le artigiane de Il Funduk: inaugurazione della mostra-workshop delle socie artigiane per hobby all’interno degli spazi della sede dell’Associazione Culturale Il Funduk, ubicata in un vecchio fondaco restaurato localizzato in una delle zone più antiche del Centro Storico, a pochi metri dalla Chiesa di Santa Maria dei Greci. La bellezza e il valore anche “culturale” degli oggetti creati artigianalmente si aggiungeranno alla bellezza dei luoghi antichi che li ospiteranno per creare un connubio che esalterà reciprocamente bellezza del luogo e bellezza degli oggetti. Durante la mostra i visitatori potranno anche cimentarsi nell’esecuzione di piccoli lavoretti artigianali con materiali e strumenti messi a disposizione dalle espositrici e secondo le tecniche da loro suggerite. Il workshop verrà realizzato con l’intento di avvicinare gli utenti alla manualità artigianale e di conseguenza alla capacità di creare bellezza con le “proprie mani” , capacità che può anche significare possibilità di auto occupazione e di sbocchi lavorativi per giovani e meno giovani.
Ecce lignum Crucis – Crocifissi in avorio della Cattedrale di Agrigento, a cura dell’Arcidiocesi di Agrigento. Presso il Polo Culturale san Lorenzo (Chiesa del Purgatorio), da sabato 5 aprile, in prossimità dei riti della Settimana Santa, verranno messi in mostra quattro crocifissi rappresentanti diverse forme della Passione, dei quali due inediti. La visita alla mostra, con ingresso gratuito, darà diritto ad una riduzione del 50% sul biglietto d’ingresso al MUDIA (Museo Diocesano Agrigento). Sarà inoltre possibile visitare tutti i siti della filiera Arte&Fede.
Mostra di Rocco Genovese “Sculture”, già in corso di svolgimento presso la Galleria Permanente della FAM, Fabbriche Chiaramontane Arte Moderna, tel. 0922.27729, info@fabbrichechiaramontane.com , Piazza S. Francesco, 1 – 92100 Agrigento.
Il procedimento inverso – Daria oltre Nello – Personale di pittura dell’artista Daria Musso che si svolgerà nello spazio espositivo Officine delle Arti, sito in Via Celauro, 7 – Agrigento Inaugurazione sabato 5 aprile ore 18,00. Apertura tutti i giorni 17,30/20,00 fino al 30 aprile. Chiusura martedì.
Iniziative a cura del Centro Culturale P.P. Pasolini di Agrigento:
Sabato 5 Aprile, ore 17:00: Inaugurazione Mostra fotografica di Melo Minnella e Nino Giaramidaro “Due Amici” – Conversazione degli autori con Angelo Pitrone;
Sabato 12 Aprile, ore 18:00, Inaugurazione della Mostra fotografica “Le vie dei Santi” di Angelo Maggio – Conversazione con Rosario Perricone del Museo delle Marionette di Palermo, Letture di Giusi Carreca.
Le Vie d’Arte: Il 5 ed il 12 aprile, ad Agrigento, in Piazza Caratozzolo ed in Via Neve, nel cuore della centralissima Via Atenea, l’Associazione CulturArt proporrà estemporanee di pittura e scultura, esposizioni e mercatino dell’artigianato.
PORTO EMPEDOCLE
La vecchia “Marina di Girgenti”, assurta nel 1853 al rango di capoluogo di decurionato come “Molo di Girgenti” e rinominata definitivamente “Porto Empedocle” nel 1863, è stata, a partire dalla metà dell’Ottocento, punto d’approdo per il traffico ferroviario proveniente dall’entroterra siciliano. Al porto, in particolare, giungevano grandi carichi di zolfo e sale. Nel Novecento fu la Montecatini a movimentare il traffico merci tra il porto ed il resto della provincia. Lo scalo principale della città è la stazione di Porto Empedocle centrale, capolinea fino al 1978 della linea a scartamento ridotto Porto Empedocle – Castelvetrano. Con la chiusura di questa linea il traffico ferroviario è oggi limitato ai soli treni speciali organizzati dall’associazione “Ferrovie Kaos” che ha in custodia una parte dell’area ferroviaria empedoclina.
Escursioni guidate al Parco Ferroviario ottocentesco della Stazione di Porto Empedocle Centrale : Nell’ambito delle celebrazioni per il 140° anno della Stazione ferroviaria di Porto Empedocle, nei giorni di domenica 6, martedì 8 e domenica 13 aprile i soci di Ferrovie KAOS saranno a disposizione dei visitatori per escursioni guidate a piedi e a bordo di carrelli motorizzati, illustrazione di mostre fotografiche e proiezioni di documenti sullo scartamento ridotto siciliano del ‘900. Domenica 13 aprile sarà altresì possibile effettuare un’escursione su un tratto dell’antica linea ferrata per Castelvetrano, oggi chiusa all’esercizio. E’ gradita la prenotazione alle attività telefonando al 329.9570774 o inviando mail a info@ferroviekaos.it .
– Porto Empedocle, la Torre e il Porto: domenica 13 aprile l’Associazione Culturale Oltre Vigata proporrà la visita guidata alla Torre Carlo V ed al Porto. Un percorso tra storia e letteratura che racconterà la nascita di un paese che ha costruito le sue fortune sul commercio dei cereali prima e dello zolfo dopo. La costruzione del porto (Molo Vecchio), la nascita del “Borgo di Girgenti”, L’Unità d’Italia, i primi passi da Comune autonomo di Porto Empedocle e la Torre Carlo V, presidio militare del Potere Borbonico e luogo in cui avvennero i fatti drammatici raccontati nel libro “La Strage Dimenticata” di Andrea Camilleri.
FAVARA
Conosciuta anche come “Città dell’Agnello pasquale” , dolce tipico a base di mandorle e pistacchi, Favara dista appena 10 km. da Agrigento. Se fino a pochi anni fa la città era additata prevalentemente come una delle capitali dell’abusivismo e della speculazione edilizia, oggi essa può guardare al presente ed al futuro con rinnovata fiducia grazie all’avvenuto restauro del Castello di Chiaramonte ed alla “vetrina” rappresentata dai Sette Cortili della FARM Cultural Park: sette piccole corti collegate tra loro ospitano una serie di piccoli palazzotti e nascondono alcuni piccoli ma meravigliosi giardini di matrice araba. Il Blog britannico Purple Travel ha collocato Favara e Farm Cultural Park al sesto posto al mondo come meta turistica per gli amanti dell’arte contemporanea preceduta da Firenze, Parigi, Bilbao, le isole della Grecia e New York.
Iniziative a cura della FARM Cultural Park di Favara:
* Format cervelli (Talk), Sabato 5 aprile Stefano Serafini parlerà di Progetto Artena, un servizio di analisi, strategia e azione per la rinascita del borgo antico dell’omonima cittadina laziale. Al contempo è la prototipazione di un modello di sviluppo funzionale applicabile alla maggior parte della provincia italiana, cioè alla spina dorsale del Paese, la cui decadenza urbanistica, ecologica e socioculturale è cominciata nel dopoguerra con le grandi inurbazioni ed il tracollo della qualità di vita di milioni di persone attratte dal mito di un benessere meramente consumistico.
* Thinker in residence: Residenza dell’artista Tiziana Contino. Dal 5 al 12 aprile l’artista in questione risiederà stabilmente presso la FARM Cutural Park, immergendosi completamente nel contesto, creando relazioni con gli abitanti e con i fruitori degli spazi culturali dei Sette Cortili e ricercando in ciò ispirazione per la realizzazione della sua personale installazione che andrà ad arricchire il patrimonio della FARM.
* The Second Life: Mercatino di abbigliamento, accessori e oggettistica vintage ed handmade. Domenica 6 aprile gli espositori riempiranno tutta l’area dei Sette Cortili rimandando alle atmosfere dei mercatini rionali. Particolare attenzione verrà data al design di artisti che fanno del riuso un mezzo per dare nuova vita agli oggetti, abiti e accessori legati alla micro e all’auto-produzione che in questo periodo stanno riemergendo, espressione chiara di sensibilità nei confronti di un consumo critico. Uno spazio sarà, inoltre, riservato alla produzione di agricoltura a km 0 e ai prodotti tipici locali;
* Sunday Soup: In programma il 6 aprile alle ore 12:30 – E’ un modo partecipativo di finanziare progetti in ogni campo dell’arte tramite il cibo e la condivisione. L’iniziativa nasce negli Stati Uniti e la formula è quella di un gruppo di persone che si riuniscono per condividere un pasto ad un prezzo conveniente. I ricavati di questo, una volta coperti i costi della spesa, andranno a finanziare il progetto votato a maggioranza dagli stessi commensali, che potranno votare il progetto preferito o considerato più meritevole di aggiudicarsi il ricavato tra quelli che ne hanno fatto richiesta. Per partecipare occorre inviare una mail a info@farm-culturalpark.com scrivendo nell’oggetto “Sunday Soup”.
GELA
È una delle più antiche città siciliane, ricca delle testimonianze di quella che fu una delle “polis” più influenti e fiorenti della Magna Grecia. E proprio alla riscoperta, al recupero ed alla valorizzazione dei numerosi siti archeologici disseminati sul suo vasto territorio è volta l’attività del piccolo esercito di volontari ed appassionati dell’Associazione “Triskelion”, presieduta da Giuseppe La Spina, la cui missione è appunto quella di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale del territorio di Gela attraverso la realizzazione di progetti con le scuole, convegni, incontri, giornate di studio, escursioni, attività culturali in genere.
PuliAmo la Bellezza: domenica 6 aprile l’Associazione Archeologica Culturale Triskelion di Gela (Cl) proporrà la realizzazione di una giornata dedicata alla pulizia di un’area di interesse storico di Gela, riferibile a quella dei Bunker presenti nell’area dell’Acropoli di Molino a Vento. Scopo della giornata sarà rendere fruibili e accessibili i luoghi dello sbarco del 10 Luglio del 1943.
PALERMO
Giovedì 10 aprile, ore 10,30, Palazzo Alliata di Villafranca, conferenza stampa di presentazione dei dati sul questionario di Salvalarte sui musei siciliani: hanno risposto 72 musei.
Seguirà visita guidata del Palazzo.
Sabato 12 aprile alle ore 10.00, al Convitto nazionale Giovanni Falcone, sarà presentato il progetto di restauro dei mosaici ritrovati per caso in piazzetta Sett’Angeli. Da anni una palizzata chiude una parte della piazzetta. I mosaici ritrovati sono stati ricoperti ed isolati in attesa di finanziamenti per un serio scavo e per uno studio degli stessi. Finalmente i finanziamenti sono stati trovati e domani sarà presentato il progetto per la musealizzazione in sito dei lembi di isolato riportati alla luce , caratterizzato da ambienti con pavimentazione a mosaici della prima età romana imperiale. L’appuntamento è organizzato insieme al Centro regionale per il restauro dell’Assessorato regionale dei Beni culturali
Dopo i saluti di Marco Mantione, rettore del Convitto, interverranno: Enza Cilia, direttrice del Centro per il Restauro; Francesca Spatafora, direttrice del Museo Salinas di Palermo; Rosa Not, responsabile del progetto; Stefano Vassallo, responsabile della sezione archeologica della Soprintendenza di Palermo; Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia
LASCARI
La torre Bagari è una torre di avvistamento da cui prende il nome la contrada Bagari, è una costruzione modesta del tipo “Torre di campagna”, costruita presumibilmente tra il 1400 e 1500. Per la sua posizione geografica, torre Bagari aveva certamente il compito di difesa e controllo del territorio dagli incursori, soprattutto dai nemici che potevano pericolosamente sopraggiungere dal vicino torrente Armizzo. Il sistema esecutivo della tecnica costruttiva, che permetteva l’utilizzo di ciottoli alluvionali e fluviali reperiti facilmente in situ, presenta uno spessore di muro limitato e delle caditoie di piccolo formato, nonché feritoie la cui specifica forma permetteva l’utilizzo soltanto di piccole armi, come la balestra.
Il MuVi Lascari è un Museo Virtuale della memoria collettiva che ha come scopo la tutela dei Beni Comuni, la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e delle risorse storiche di Lascari. Nell’ambito delle proprie attività istituzionali, il Museo provvede all’acquisizione, alla conservazione e alla divulgazione di documenti, manoscritti, fotografie d’epoca e filmati che rappresentano uno spaccato di vita della comunità lascarese.
La masseria Torretonda, si caratterizza per la presenza della torre “Saracena”, inglobata nel complesso architettonico e rappresenta il primo nucleo insediativo del luogo. La torre, risale alla seconda metà del 1500 e presenta la classica impostazione camillianea con pianta quadrata, di aspetto tronco-conico e mura spesse. L’esterno, a base scarpata, è realizzato in muratura di grossi ciottoli ricoperti d’intonaco, incorniciati tra cantonali in tufo squadrato.
MARSALA
La vasta area di S. Maria della Grotta in epoca punica e poi romana faceva parte della vasta necropoli di Lilibeo fino al II sec. A.c. tra la fine del II e III sec. d.c. fu utilizzata come latomia e nel periodo paleocristiano diventò area catacombale. Dopo la conquista normanna le cavità sotterranee assunsero la funzione di Cenobio per una comunità basiliana di rito greco. A testimonianza di ciò rimangono alcuni altari intagliati nella roccia e una serie di affreschi. Oggi tutto questo è in totale stato di abbandono e degrado.
Domenica 13 aprile a Marsala piazza della Dittatura Garibaldina dalle ore 10 banchetto per la sottoscrizione di cartoline da indirizzare alla Regione Siciliana che ritraggono il monumento S. Maria della Grotta con la dicitura “Salviamo questo monumento”.
ENNA
L’area di Janniscuru, nella città si Enna, è un’area marginale della città antica che contiene l’ultima porta monumentale di accesso alla città: un numeroso complesso di grotte, l’antica chiesa dello Spirito Santo e il quartiere di Fundrisi ne fanno una città nella città.
Recupero dell’area di Janniscuru: pulizia della scala che passa per la Porta di Janniscuru e sgombero delle grotte riempite all’inverosimile di rifiuti. L’obiettivo è quello di promuovere una nuova fase di attività che portino all’istituzione di un ecomuseo valorizzando i monumenti e creando nelle grotte dei percorsi della memoria che ricordino le vite e i mestieri distintivi degli abitanti di quell’area.
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