21.11.2013 – Festa dell’Albero. Accoglienza, diritti umani, ius soli i temi per la campagna 2013 di Legambiente
- data Novembre 21, 2013
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Lecce, ulivi, querce, aceri, tigli e tanti piccoli arbusti autoctoni. Oggi in tutta Italia si piantano alberi all’insegna della cura del territorio, del rafforzamento della coesione sociale e dell’accoglienza. Per questa Festa dell’Albero, a Lampedusa è stata completata la piantumazione del Giardino della memoria e dell’accoglienza avviata il 3 novembre in memoria delle vittime del naufragio del 3 ottobre a largo delle coste dell’isola. A Cala Galera, nella Riserva Naturale Orientata gestita da Legambiente, gli arbusti messi a dimora sono ormai 366, tanti quanti i profughi eritrei morti in mare a poche centinaia di metri da lì. Per mantenere viva la memoria di queste persone e di tutte quelle che perdono la vita scappando da guerre e persecuzioni e per far crescere la speranza di un futuro diverso, fatto di accoglienza, integrazione e rispetto dei diritti umani.
Temi che, insieme alla questione dello ius soli, sono quelli a cui Legambiente ha dedicato in tutta Italia la sua Festa dell’Albero 2013, organizzata nell’ambito della Giornata Nazionale degli Alberi promossa da Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Miur e Corpo Forestale dello Stato. Un’iniziativa che gode, inoltre, del patrocinio del Ministro per l’Integrazione, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Le iniziative organizzate oggi, tra piantumazioni e riqualificazione di aree verdi, sono circa 600 in tutte le Regioni d’Italia. I giardini dell’accoglienza in corso di realizzazione sono un centinaio, grazie al coinvolgimento di 300 scuole e la partecipazione, oltre ai volontari adulti e decine di comunità migranti, di 10.000 ragazzi. Tra questi, stanno partecipando alla festa dell’albero numerosi bambini nati in Italia da genitori stranieri.
“I giardini dell’accoglienza sono dedicati ai diritti di tutti i migranti – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – ma anche a tutte le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri: bambini italiani a tutti gli effetti, che frequentano le scuole come gli altri, parlano la nostra stessa lingua, hanno le loro radici qui ma non sono cittadini italiani. E potranno diventarlo solo richiedendo la cittadinanza al raggiungimento della maggiore età. In attesa di una riforma della cittadinanza, Legambiente ha chiesto alle amministrazioni comunali, come gesto simbolico, di riconoscere la cittadinanza onoraria a questi bambini attraverso la messa a dimora di nuovi alberi, un simbolo della natura che più ci parla di appartenenza e vita”.
La riforma della cittadinanza, insieme al tema del diritto di voto alle amministrative per i cittadini residenti di origine straniera, è oggetto di una proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritte da duecentomila persone e già depositate in Parlamento dalla Coalizione L’Italia Sono Anch’Io a cui Legambiente ha aderito.
Legambiente, inoltre, è parte del “Comitato 3 ottobre” che si pone l’obiettivo dell’istituzione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza” il 3 ottobre di ogni anno per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita.
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