20.11.2013 – Questione energia. “Troppa confusione. Chiediamo chiarezza al Governo regionale”
- data Novembre 20, 2013
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Esprimiamo grande preoccupazione per quanto sta avvenendo ormai da mesi all’interno del Governo regionale sulla questione energia. Abbiamo assistito – dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia – ad uno scontro latente tra due anime ma non abbiamo compreso quale fosse l’oggetto del contendere. Oggi quello scontro arriva alle sue estreme conseguenze con le dimissioni di Pezzini ma la confusione continua a regnare sovrana.
A un anno dall’insediamento del Governo e dell’Assemblea, non è stato redatto il nuovo Piano energetico ambientale regionale. Essendo molto discutibile, e già vecchio quello vigente quando fu approvato nel 2009, sostanzialmente la Sicilia non è dotata di una pianificazione energetica reale e quindi di un efficace sistema di regole.
Nei mesi scorsi si è parlato quasi esclusivamente del Patto dei Sindaci dimenticando che, per quanto importante sul piano politico, si tratta solo di un piccolo pezzo della strategia energetica di cui dovrebbe dotarsi la Sicilia.
Come affronteremo la sfida dei cambiamenti climatici e della rivoluzione energetica in corso? Saremo capaci di cavalcare questa onda favorendo lo sviluppo di una filiera industriale delle rinnovabili o continueremo come al solito a importare know-how e tecnologie dall’estero?
Sono queste le questioni centrali – continua Fontana – e ci augureremmo che i contrasti dentro al governo o nella maggioranza si consumassero alla luce del sole su legittime posizioni contrapposte relative a questi temi e non su altro.
Il nuovo rapporto SVIMEZ ha fatto una foto molto preoccupante della situazione in cui versa il meridione e soprattutto la Sicilia, ma ha contestualmente indicato i settori investendo sui i quali si può recuperare la marginalità economica e sociale in cui ci troviamo: quello delle rinnovabili è il primo. Fino ad oggi si è solo perso tempo e abbiamo mancato l’obiettivo, non possiamo più permetterci questo andazzo.
Per questo – conclude – chiediamo chiarezza al Governo che dovrà prima possibile dotarsi di una strategia o almeno, qualora ci fosse, esplicitarla attraverso strumenti di pianificazione e politiche adeguate”.
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