18.07.2013 – Goletta Verde di Legambiente. Nel Far West di Isola delle correnti, un paradiso naturale sotto attacco
- data Luglio 18, 2013
- autore ufficiostampa
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Benvenuti nel Far West di Isola delle correnti, tra rifiuti, parcheggi selvaggi e recinzioni sospette sulle dune naturali. Uno dei paradisi della Sicilia orientale rischia di soccombere sotto il peso dell’incuria e della mancata tutela da parte della Regione e degli altri enti preposti al controllo. Un’area dichiarata “riserva naturale” per ora solo sulla carta, dove si sta tentando l’ennesimo assalto speculativo che rischia di deturpare la straordinaria bellezza naturalistica della zona.
“Giù le mani dalla costa” è quello che chiede Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che da ventotto anni naviga a difesa dei mari e delle coste italiane, contro i “pirati del mare”. L’equipaggio dell’imbarcazione ambientalista ha portato avanti questa mattina un blitz a largo del litorale compreso tra Carratois (nel Comune di Pachino) e l’Isola delle Correnti (Portopalo di Capo Passero), per ribadire la necessità di tutelare questo immenso patrimonio. Un blitz che segue le ripetute denunce che Legambiente in questi mesi ha avanzato, in particolare con un esposto alla magistratura nel quale si ipotizzano i reati di violazione della normativa sulle aree naturali protette per la costruzione di un lido. L’Isola delle Correnti è, infatti, un’area destinata sin dal 1991 a riserva naturale e dal 2003 è vincolata anche dall’Unione europea a Sito di importanza comunitaria (Sic) e Zona di protezione speciale (Zts) per gli esclusivi aspetti naturalistici.
E secondo la normativa nell’istituenda riserva dovrebbero essere consentiti solo la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili esistenti e la prosecuzione delle normali attività agro-silvo-pastorali. Invece, nonostante questi rigorosi regimi di tutela, lungo la fascia demaniale marittima che da Punta delle Formiche risale fino a Calafarina sono stati autorizzati almeno sette stabilimenti balneari, molti dei quali con annessi servizi bar e ristorazione e di cui uno proprio sulla battigia di fronte all’Isola. In altre aree, alle spalle della linea demaniale, sono stati realizzati consistenti livellamenti del terreno con asportazione della vegetazione. Ma in tutta l’area lo stato di degrado e abbandono è allarmante, complice anche l’inciviltà di chi pensa bene ogni mattina di parcheggiare la propria autovettura sulle dune o abbandonare rifiuti di ogni tipo, finanche tubi di amianto, sulla spiaggia.
“Isola delle correnti sta diventando l’emblema dell’abbandono e dell’incuria dei paradisi naturali di cui la Sicilia è piena, ma che rischiano di soccombere sotto il peso delle speculazioni e dell’avanzare del cemento – dichiara Salvatore Maino, presidente Legambiente Pachino – Siamo dinnanzi a fatti molto gravi che comportano l’alterazione di uno degli ambienti naturali più delicati e vulnerabili della nostra terra – In un tale contesto e in una spiaggia di limitatissime dimensioni con dune uniche per interesse naturalistico, la cui integrità andrebbe salvaguardata in modo rigoroso, non si comprende come la Regione e il Comune possano consentire la realizzazione di lidi e fare finta di nulla davanti all’illegalità degli abusivi, senza mettere in atto procedure attente di controllo e vigilanza. Stiamo anche parlando di devastazione delle dune per fare spazio a recinzioni e addirittura parcheggi. Chiediamo ancora una volta, quindi, agli enti competenti, in primis la Regione, di procedere alla definitiva attuazione dei piani di gestione delle istituende Riserve naturali delle Isole di Capo Passero e delle Correnti, sperando che questo possa limitare i danni e far tornare la legalità e la pulizia di questo straordinario patrimonio”.
Sul blog di Goletta Verde (http://golettaverdediariodibordo.blogautore.repubblica.it) la galleria fotografica completa del blitz di questa mattina.
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