13.07.2013 – Ancora una intimidazione ad Emanuele Feltri: “Chiediamo con forza alle autorità preposte al controllo del territorio e alla tutela della incolumità dei cittadini un impegno importante e visibile nel proteggere Emanuele, i suoi beni e le sue idee”
- data Luglio 15, 2013
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Ennesimo vile attentato ai danni dell’azienda agricola biologica del giovane catanese Emanuele Feltri. L’altra notte ignoti hanno ucciso e sventrato l’ultima povera pecora rimasta del suo piccolo gregge, lasciandone i resti accanto al casolare in cui dormiva.
“Il reiterarsi di attentati intimidatori, – dichiara Alfredo Tamburino, gruppo agricoltura Legambiente Sicilia – mostra una situazione ormai fuori controllo; nonostante gli attestati di solidarietà di numerose forze politiche e di semplici cittadini ed associazioni, il povero Emanuele e i suoi animali continuano a rimanere abbandonati, in balia di forze oscure che tentano di bloccare il processo di crescita sociale della Valle del Simeto”.
Chiediamo con forza alle autorità preposte al controllo del territorio e alla tutela della incolumità dei cittadini un impegno importante e visibile nel proteggere Emanuele, i suoi beni e le sue idee.
“Idee che puntano – dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia – ad uno sviluppo agricolo ambientalmente ed economicamente sostenibile capace di riportare i giovani in campagna ripopolando territori che evidentemente qualcuno preferisce rimangano in stato d’abbandono. Per questo noi riteniamo che tale vicenda sia emblematica di una battaglia che va combattuta per dare un futuro all’agricoltura siciliana, una agricoltura che deve essere liberata da ogni condizionamento criminale”.
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