07.07.2013 – Le 5 vele della Guida Blu 2013 di Legambiente e Touring Club. Santa Marina Salina (Me) e S. Vito lo Capo (Tp), fra le prime 15 località premiate
- data Giugno 07, 2013
- autore ufficiostampa
- In Ambiente
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Quindici splendidi territori che coniugano con successo buon turismo e qualità ambientale. Sono le località balneari italiane di Sardegna, Puglia, Toscana, Sicilia, Basilicata, Campania e Liguria, che conquistano le 5 vele della Guida Blu 2013 di Legambiente e Touring Club, per aver saputo puntare sull’ecoturismo. Il merito è quello di riuscire ad offrire vacanze da sogno e di qualità, grazie alla gestione sostenibile di un territorio d’eccellenza, alla salvaguardia del paesaggio, ai servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente e all’enogastronomia di alto livello. Quest’anno a guidare la classifica delle località balneari premiate con le 5 vele è Posada (Nu), la cittadina sarda è la regina dell’estate 2013, seguita da Santa Marina Salina (Me) e Pollica (Sa) rispettivamente al secondo e terzo posto. Tra le new entry del 2013 Vernazza (Sp) al 12esimo posto, Otranto (Le) 13esima e Nardò (Le) che chiude la classifica delle migliori località. La Sardegna anche quest’anno si conferma la regione con il maggior numero di località a 4 e 5 vele (ben 18), seguita dalla Puglia (11) e dalla Toscana (9). Si confermano al top anche la Sicilia, la Liguria e la Campania che piazzano tra le prime 15 ben 4 località: San Vito Lo Capo (Tp) e Santa Maria Salina (Me), Vernazza (Sp) e Pollica (Sa). Bene anche la Basilicata con Maratea (Pz). Le località premiate si dimostrano essere esempi modello nel settore dell’ecoturismo in grado di far conoscere la forza e la bellezza dei territori italiani riuscendo a rilanciare l’economia locale.
La Guida Blu accontenta anche gli amanti dell’acqua dolce con la sezione dedicata alle località di lago e una classifica delle migliori località lacustri. Delle 75 località segnalate, sei hanno meritato le 5 vele. Capolista in questo caso è Tuoro sul Trasimeno (PG), sull’omonimo lago, che è riuscita negli anni a conciliare importanti flussi turistici con la tutela del paesaggio e di ambienti di grande valore naturalistico. In questo contesto ben si inserisce la scelta di favorire quelle pratiche sportive all’aria aperta che sono compatibili con l’ambiente e sono diventate occasioni di rinaturalizzazione di luoghi restituiti alla fruizione di abitanti e turisti. Secondo posto in classifica per Appiano sulla Strada del Vino (BZ) sul Lago di Monticolo, seguito da Fiè allo Sciliar (BZ) sul Lago di Fiè nell’Alto Adige, Massa Marittima (GR) sul Lago dell’Accesa, Molveno (TN) sull’omonimo Lago in Trentino e Bellagio (CO) sul lago di Como.
Con la classifica delle località costiere italiane, Legambiente lancia a tutti l’invito a scegliere e segnalare attraverso il sito internet (www.legambiente.it/lapiubella) e i social network (www.facebook.com/legambiente.onlus e www.twitter.com/Legambiente #laspiaggiapiùbella), la spiaggia più bella d’Italia. È la nuova edizione de “La più bella sei tu”, l’originale concorso per individuare i dieci lidi più affascinanti, caratteristici e speciali del Belpaese, quelli che hanno fatto della bellezza la propria principale risorsa. Insieme al nome della spiaggia Legambiente invita anche a motivarne la scelta, perché la bellezza non è solo un dato estetico.
Classifica località balneari – Capolista 2013 delle località costiere è Posada (Nu), uno dei paesi più suggestivi della costa orientale della Sardegna, che ottiene quest’anno il primo posto in classifica. Il Comune è in prima linea nella tutela e valorizzazione dell’ambiente come dimostra il grande progetto di salvaguardia ambientale del sistema costiero, che ha permesso la rinaturalizzazione delle dune su un fronte di 8 km ed ha consentito anche il rifacimento del ponte di accesso alla spiaggia di “Su Tiriarzu”. Sono stati realizzati due nuovi accessi alle spiagge costituiti da ponticelli e passerelle in legno. Prosegue, inoltre, la custodia e la vigilanza della pineta di Orvile e dei parcheggi a mare con il ticket, che dà diritto ad una visita guidata gratuita all’interno del centro storico di Posada. I proventi dell’operazione vengono utilizzati per interventi di miglioramento della fruibilità delle spiagge e per il servizio di salvataggio a mare. Sul fronte della gestione dei rifiuti, è stato attivato un ecocentro comunale che permetterà d’incrementare la percentuale di raccolta differenziata già molto elevata. Bene anche l’impiego delle fonti rinnovabili con l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici. La città sarda continua, infine, ad animare il percorso verso l’istituzione ormai prossima del Parco regionale di Tepilora, che prevede la salvaguardia e valorizzazione del sistema fluviale del Rio Posada anche con campagne di sensibilizzazione rivolte alle scuole che vedono protagonista il centro di educazione ambientale “Fiumi e Castelli della Sardegna”, realizzato all’interno della Casa delle Dame nel centro storico del Paese.
Secondo posto in classifica per Santa Marina Salina (Me), nell’arcipelago delle Eolie. Il Comune siciliano dimostra un costante impegno nella cura del territorio, nell’intraprendere politiche energetiche e di buona gestione dei rifiuti. In particolare su quest’ultimo fronte ha incrementato la raccolta differenziata raggiungendo il 30%, ha aderito al progetto N.O.WA.S.T.E., un sistema di implementazione e promozione del sistema di trattamento dei rifiuti organici e del compostaggio domestico. Il Comune ha, inoltre, acquistato un bio trituratore per l’eliminazione di tutti gli scarti vegetali prodotti nel territorio ed ha ottenuto il rinnovo della certificazione ISO 14001:2004, attestante l’esistenza presso le strutture comunali di un corretto sistema di gestione ambientale. Sul piano energetico è stato pubblicato il bando per la realizzazione di pensiline fotovoltaiche per ricaricare biciclette elettriche. Inoltre ha adottato il Seap (Susteinable Energy Action Plane) per concretizzare l’adesione al Patto delle Isole” e al “Patto dei Sindaci” ed ha aderito ad una sperimentazione avviata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per la creazione di un modello pilota di isola sostenibile, da esportare in altre realtà insulari italiane ed estere. Bene anche le azioni portate avanti per la cura del verde pubblico, per la grande attenzione per la pulizia e la protezione dei litorali e del decoro urbano in generale.
Terzo posto, invece, per Pollica (Sa). La perla del Cilento è impegnata per la riduzione del consumo idrico mediante l’implementazione di un sistema di trattamento delle acque di depurazione che ne consente il riuso per consumi non potabili, in particolare per il porto di Acciaroli. È inoltre in prima linea per la costituzione di un network internazionale per la diffusione della Dieta Mediterranea quale modello economico di sviluppo sostenibile che veda la tutela e la valorizzazione della biodiversità, della cultura e della tradizione quale principale punto di forza. Implementazione di azioni sistematiche attraverso l’adozione del PAES di buone pratiche per la sostenibilità energetica del territorio.
Quarto posto in classifica per Castiglione della Pescaia (Gr), che continua il suo impegno per mantenere l’ecosistema costiero in buone condizioni, realizzando un progetto dedicato alla tutela della Duna e della Pineta litoranea e coinvolgendo scuole, cittadini e turisti. La promozione della mobilità sostenibile, l’attività del parcheggio scambiatore “lasci l’auto – prendi la bici” e il mantenimento di servizi pubblici incrementati nel periodo estivo rimangono una costanza del Comune. Bene anche la raccolta differenziata che aumenta di anno in anno, grazie anche al ritiro porta a porta presso gli stabilimenti balneari nel periodo estivo e le campagne d’informazione rivolte ai cittadini. Sul piano energetico si lavora per l’installazione di tetti fotovoltaici sulle strutture comunali. Il Comune ha da tempo avviato il progetto “Agenda 21 locale”, un processo di partecipazione locale rivolto a cittadini, organizzazioni locali e imprese private per la promozione di una strategia condivisa in campo ambientale. Inoltre continua a sviluppare il progetto ‘SISTEMA CASTIGLIONE: turismo tutto l’anno e per tutti i gusti’, che prevede un ampio coinvolgimento ed una collaborazione attiva di tutti i soggetti pubblici e privati del territorio interessati ad uno sviluppo sostenibile e competitivo del comparto turistico. L’amministrazione è impegnata alla realizzazione di una rete di strutture turistiche che segua i parametri di sostenibilità ambientale.
Centra, invece, il quinto posto Villasimius (Ca), che può contare su una gestione efficace del ciclo dei rifiuti con elevate percentuali di differenziazione; un importante sistema di recupero e rinaturalizzazione del sistema dunale, buona accessibilità alle spiagge con una rete di passerelle che ne consente, facilita e disciplina la fruizione ed un sistema di gestione integrata ad accesso controllato e protetto. Bene anche la gestione delle acque reflue, che prevede un terzo stadio di affinamento delle stesse per poterle riutilizzare ed infine, da segnalare, anche un’area marina protetta, recentemente accreditata come Area di Protezione Speciale di Interesse Mediterraneo, che svolge attività di monitoraggio costante su habitat e specie di interesse naturalistico.
In classifica al sesto posto il Comune siciliano di San Vito lo Capo (Tp), che ha realizzato nuovi accessi e servizi in spiaggia per i diversamente abili assistiti dal personale specializzato ed ha potenziato il servizio bus navetta. San Vito lo Capo è inoltre il primo Comune costiero siciliano ad avere adottato il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo approvato dalla Regione Siciliana e pubblicato nella GURS. E’ un piano che riconferma la libera fruizione della gran parte delle coste sanvitesi. Infine l’amministrazione ha realizzato un parco urbano in area turistico balneare a Baia Santa Margherita ed ha ampliato l’impianto di depurazione di secondo livello.
Per il settimo posto si torna in Toscana a Capalbio (Gr), dove l’amministrazione comunale continua il suo lavoro all’insegna della sostenibilità ambientale, programmando attività didattiche incentrate sul rispetto e la tutela dell’ecosistema costiero, sensibilizzando così studenti, cittadini e turisti. Bene anche la diffusione delle fonti rinnovabili, con l’installazione ad esempio di tetti fotovoltaici su edifici comunali e la realizzazione di un parco energetico per la didattica. Sul fronte della gestione dei rifiuti, continua l’impegno nella raccolta differenziata con l’obiettivo di diffondere su tutto il territorio la modalità porta a porta spinta già nel centro storico. Infine Capalbio è sempre in prima linea nella promozione e valorizzazione dei prodotti tipici locali attraverso manifestazioni e mercati a km zero.
In classifica un’altra località sarda, Baunei (Og) che ottiene l’ottavo posto per il suo litorale di straordinaria valenza naturalistica esteso per oltre trenta chilometri e caratterizzato da scogliere interrotte da alcune spiagge di grande suggestione come Cala Luna, Cala Goloritzè e Cala Sisine. In queste spiagge il Comune sta attuando una politica di gestione controllata degli accessi.
Nono il Comune di Ostuni (Br), che ha avviato un processo che condurrà alla certificazione EMAS, dopo aver già conseguito la certificazione ISO 14001 del proprio sistema di gestione ambientale. Ha dato il via, nel Parco Regionale delle Dune Costiere e nell’area naturale di Torre Pozzella, ad un percorso di razionalizzazione del sistema di accessi al mare, realizzando un sistema integrato bus+bici e allestendo aree di sosta e parcheggi distanti dalla linea di costa. Bene anche la raccolta dei rifiuti “porta a porta” e la promozione di campagne di educazione ambientale e alimentare sui temi dell’agricoltura biologica, del risparmio idrico in agricoltura, del cibo e della tutela del paesaggio agrario coinvolgendo associazioni, scuole e agricoltori. Infine il Comune, con il Parco Regionale delle Dune Costiere, ha realizzato un percorso di partecipazione finalizzato a garantire una fruizione turistica sostenibile delle aree rurali e costiere del Parco ottenendo, tra l’altro, la Carta Europea del Turismo Sostenibile CETS. Il percorso in questione coinvolge anche la comunità locale, le associazioni e gli operatori economici.
Conquista il decimo posto Bosa (Or), che da anni persegue una politica di salvaguardia del territorio costiero con l’inserimento di vaste estensioni nei SIC e ZPS che consegnano così un litorale integro di decine di chilometri tra Bosa e Alghero. Nella costa è stata adottata una politica per la salvaguardia dell’unica specie autoctona di grifone in Italia e sono in corso degli interventi per la creazione delle zone di tutela di tratti mare e del corso del fiume Temo. Sono stati attivati dei progetti di estensione del patrimonio forestale e recupero e valorizzazione del centro storico. Bene la gestione dei rifiuti, con gli ottimi risultati della raccolta differenziata che supera il 62%. Sul fronte delle energie pulite, il Comune ha predisposto piani d’intervento per l’efficienza energetica e installato impianti fotovoltaici negli edifici comunali.
Undicesimo il Comune di Melendugno (Le), che quest’anno migliora la sua posizione guadagnando ben due posizioni in classifica. Il Comune, dopo l’edilizia pesante nella zona costiera realizzata tra gli anni ‘60 e i ‘90, ha adottato una politica di recupero del patrimonio ambientale finalizzata alla salvaguardia del territorio, al recupero dei costoni rocciosi erosi e alla valorizzazione e trasformazione dei luoghi d’acqua. Esemplare il recupero del canale Brunese e la realizzazione del bacino di fitodepurazione per il recupero dei reflui a valle del depuratore consortile di S. Foca, in collaborazione con AQP-Regione Puglia. Da sottolineare l’impegno negli ultimi 15 anni anche nella tutela delle pinete litorali, in particolare della Baia dell’Orsetta e del Fondo Crigni, e la cura al patrimonio storico con interventi di tutela e valorizzazione dell’area archeologica di Roca Vecchia, di restauro del villaggio di Roca Nuova, di conservazione della grotta della Poesia e di quella di S. Cristoforo. Il Comune è sempre in prima linea anche nell’educazione ambientale coinvolgendo associazioni e scuole di ogni grado in attività didattiche, giornate ecologiche ed importanti iniziative di liberazione di uccelli rapaci e tartarughe marine feriti e curati. Da sottolineare, infine, la battaglia che attualmente l’Amministrazione ha intrapreso contro il progetto di costruzione della Strada Regionale 8 con la proposta di modifica del tracciato che l’ha resa meno invadente e più “armoniosa”, tanto da definirla ” Strada Parco”.
La classifica delle 5 vele ci porta poi in Liguria nel suggestivo borgo di Vernazza (Sp), new entry del 2013 che conquista il dodicesimo posto. Il meraviglioso paese ligure, colpito nel 2011 da una violenta alluvione che ha devastato le Cinque Terre e la Lunigiana, sta ormai tornando alla normalità. In questo percorso di ricostruzione, i punti centrali sui quali si sta lavorando sono proprio la tutela del territorio, il recupero dell’agricoltura e il miglioramento della qualità della vita per abitanti e ospiti. Ad oggi sono stati fatti interventi su circa 20 frane, sono stati recuperati diversi sentieri per favorire ed incentivare il turismo, sono stati attivati progetti di forestazione sostenibile. Per la ricostruzione del Paese è stato inoltre avviato un laboratorio di partecipazione pubblica che ha coinvolto cittadini, tecnici, imprenditori e amministratori e un progetto per la ricostruzione dei muretti a secco che vede impegnati i giovani del territorio.
Altra new entry 2013 è Otranto (Le), che centra il tredicesimo posto. Il Comune salentino cerca di consolidare la propria azione amministrativa tesa alle politiche di tutela e valorizzazione del territorio con numerose iniziative a sostegno dell’ambiente come ad esempio la pulizia e la manutenzione della fascia costiera, la riqualificazione degli spazi urbani. L’obiettivo è quello di implementare le zone verdi e la pedonalizzazione di ampi spazi cittadini. Sono tante anche le attività di sensibilizzazione messe in atto in collaborazione con scuole e associazioni. Per quanto riguarda il problema traffico, si sta realizzando una rete di parcheggi satelliti al centro urbano. Infine per limitare, se non eliminare, gli impatti legati all’infrastrutturazione turistica della cittadina, si è voluto concordare, con la società proponente, la rivisitazione del progetto del nuovo porto turistico previsto, eliminando totalmente le cubature a terra che erano destinate al residenziale.
Quattordicesimo posto per Maratea (Pz), la perla lucana riconferma le 5 vele anche grazie all’impegno dimostrato per istituire l’area marina protetta Costa di Maratea, che ha visto l’adesione formale della Regione Basilicata a sostenerne economicamente la nascita. La scelta di una gestione sostenibile del territorio ha visto l’amministrazione impegnata ad aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani con il “porta a porta”, che ormai copre quasi tutto il territorio comunale. Sul fronte della mobilità sostenibile c’è un ampio utilizzo di mezzi di trasporto pubblico a metano, a gpl ed elettrici ed in programma la realizzazione di un servizio di bikesharing. L’amministrazione promuove una pratica di turismo sostenibile attraverso il recupero e la valorizzazione della sentieristica locale ed il sostegno all’attività outdoor, alimenta campagne di prevenzione antincendio e di tutela del paesaggio. Da evidenziare da ultimo anche l’impegno dei Maratea per l’avvio dell’iter di riconoscimento come sito Unesco.
Chiude la classifica Nardò (Le), altra new entry 2013, che si caratterizza per l’impegno profuso a difesa dell’ecosistema marino, in particolare dalle Associazioni Ambientaliste, dai Comitati per la Difesa del Paesaggio e del Territorio e dalla cittadinanza, che stanno contrastando con successo un progetto che prevede lo scarico a mare dei reflui fognari di Nardò e Porto Cesareo nel tratto antistante la località di Torre Inserraglio. Da segnalare anche la virtuosa proposta di rivedere tale scelta nella direzione del potenziamento degli impianti di depurazione con idonei moduli di affinamento per consentire il riuso al 100% delle acque depurate per usi agricoli, attraverso il Consorzio di Bonifica dell’Arneo. Il Comune di Nardò è, inoltre, tra i promotori in Puglia della CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile) recentemente adottata dalle Aree Protette Regionali; ha redatto il piano comunale della coste individuando le zone idonee all’ installazione di lidi, alla realizzazione di piste ciclabili lungo tutta la costa (anche all’ interno del Parco Naturale di Portoselvaggio e Palude del Capitano) e definendo i criteri di progettazione per la realizzazione di tali opere.
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