09.05.2013 – Legge finanziaria della Regione Siciliana. Legambiente: salutare l’impugnativa del Commissario dello Stato
- data Maggio 09, 2013
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Legambiente saluta con soddisfazione l’impugnativa del Commissario dello Stato contro la Finanziaria 2013.
Soddisfazione non solo per la censura della Tabella H ma anche per la cancellazione di ulteriori e assurdi balzelli regionali di accesso a isole e vulcani e per il superamento invece di ogni censura da parte delle norme sull’ aumento dei canoni per l’estrazione delle acque minerali e sull’istituzione di un canone di produzione per le cave.
“ Al contempo prendiamo atto con rammarico della censura (quasi scontata) della norma sull’aumento al 20% delle royalties sulla produzione di idrocarburi – dichiara Mimmo Fontana Presidente Regionale di Legambiente Sicilia – Tale norma è stata censurata solo perché scritta malissimo, perché l’aumento aveva effetto retroattivo esclusivamente per questa categoria produttiva e perché non è stato quantificato il gettito 2013 agli effetti del bilancio. Per questo chiediamo che venga riproposta modificata e nel rispetto degli stessi principi che hanno riguardato il settore delle cave e delle acque minerali ed alla luce dei rilievi del Commissario dello Stato che ha indirettamente indicato la soluzione per un nuovo testo. Ma è importante che tutto cio’ sia il risultato di un confronto con tutte le parti interessate e che soprattutto il maggior gettito venga destinato a politiche ambientali e non vada ad alimentare ulteriore spesa clientelare”.
“ L’intervento del Commissario dello Stato è anche utile per riscrivere alcune norme e modificare la manovra finanziaria – dichiara Angelo Dimarca della Segreteria Regionale di Legambiente -. Per questo avevamo presentato una nostra memoria segnalando alcuni dei punti oggi impugnati. Dalla lettura delle censure del Commissario dello Stato a ben 21 dei 77 articoli della finanziaria emerge anche la scarsa qualità dell’attività legislativa non conforme a consolidati principi costituzionali e orientamenti giurisprudenziali, al principio di legalità sostanziale e a precedenti impugnative su identiche norme riproposte tout court”.
Legambiente in ultimo rileva che l’impugnativa ha anche effetti sul bilancio regionale con la liberazione di risorse (non più utilizzabili per le finalità censurate) di cui si chiede una migliore destinazione a favore dell’ambiente, dei beni culturali e delle politiche di sviluppo sostenibile.
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