26.04.2013 – Annullamento del parco dei Monti Sicani. Legambiente: sacrosante le sentenze del Tar Palermo. Gravi responsabilità del precedente assessore Aricò e della burocrazia regionale che devono rispondere dei danni. Bene l’impegno dell’assessore Lo Bello per la immediata re-istituzione del parco
- data Aprile 26, 2013
- autore ufficiostampa
- In Ambiente
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Per Legambiente le recenti sentenze del TAR Palermo di annullamento del Parco dei Monti Sicani sono sacrosante e interamente condivisibili anche nelle motivazioni, in quanto gli uffici dell’Assessorato regionale territorio e ambiente hanno disconosciuto una chiara e tassativa disposizione di legge.
“La responsabilità principale è dell’allora Assessore al Territorio Arico’, che volle firmare il decreto di istituzione per procedere subito alla nomina del Commissario e del Direttore – denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Tutti ricorderanno anche la connessa vicenda della nomina del farmacista di Sciacca a direttore del parco. La tragica storia del Parco dei Monti Sicani, annullato per ben due volte (nel 2011 e nel 2013) con la medesima motivazione, dimostra che l’interesse prevalente della politica è ormai quello della creazione degli enti e delle nomine di sottogoverno che rispondono da troppo tempo solo a logiche di lottizzazione”.
Per Legambiente comunque rimangono gravissime le responsabilità della burocrazia regionale che cede ai desiderata dei politici di turno invece di garantire la corretta e rigorosa applicazione delle leggi ed il rispetto delle procedure.
“Il TAR ha giustamente condannato la Regione al pagamento di oltre seimila euro di spese. Chiediamo che vengano addebitate – conclude Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – a chi a suo tempo ha predisposto ed emanato atti palesemente illegittimi”.
Legambiente apprezza la dichiarata volontà del neo Assessore Regionale al Territorio Mariella Lo Bello di procedere alla immediata rei-stituzione del Parco dei Monti Sicani nel rispetto delle procedure di legge.
Ed in questo contesto, Legambiente chiede l’azzerramento di tutte le cariche di presidente e direttore di parco per procedere alle nuove nomine sulla base di nuovi e rigorosi criteri di pubblicità, trasparenza e competenza.
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