25.04.2013 – Ricorso del Ministero della Difesa sul Muos: fissata l’udienza il 10 maggio al Tar Palermo
- data Aprile 25, 2013
- autore ufficiostampa
- In Ambiente
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Legambiente Sicilia manifesta la propria incredulità per le dichiarazioni rese dal Presidente della Regione Crocetta sulla veridicità della notizia del ricorso al TAR Palermo già presentato dal Ministero della Difesa contro i provvedimenti regionali di revoca delle autorizzazioni al MUOS di Niscemi.
“Il ricorso esiste davvero. E’ il n. 808 del 2013. Basta andare sul sito web del TAR per averne certezza – dichiara Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Ma la situazione è ancora più grave perché è stata già fissata l’udienza il prossimo 10 maggio ed occorre fare presto per depositare tutti gli atti. Per questo sottovalutare il contenzioso attivato dal Ministero della Difesa è pericoloso, anche perché la vicenda è stata gestita dalla Regione con un susseguirsi di provvedimenti non organici. Indicative sono poi le comunicazioni di ieri dell’Istituto Superiore di Sanità che non avrebbe ricevuto alcun documento dalla Regione”.
Legambiente chiede al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Ambiente Sergio Sansone di integrare urgentemente i provvedimenti di revoca a sua firma con ulteriori motivazioni non evidenziate in prima istanza (illegittimità della conferenza di servizi, divieto del piano paesaggistico provinciale e del regolamento della riserva di realizzazione delle opere del MUOS) unitamente ai dati di rilevamento dell’ARPA Sicilia che già tra il 17 dicembre 2012 e il 20 gennaio 2013 ha accertato il superamento dei limiti di emissione e chiesto invano di conoscere lo schema di funzionamento degli impianti di trasmissione della Marina statunitense in quei giorni.
Legambiente rinnova la richiesta all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello di istituire urgentemente una Commissione tecnico-scientifica per l’esame di tutta la documentazione raccolta in questi ultimi mesi in quanto i rapporti di rilevamento dell’ARPA e le memorie critiche del Comune di Niscemi e delle Associazioni prodotte periodicamente anche sulla inidoneità delle attrezzature usate dall’ARPA, non vengono valutate da nessuno, rimangono nei cassetti mentre le emissioni a Niscemi continuano indisturbate.
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