21.02.2013 – Legambiente Sicilia chiede all’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità di provvedere immediatamente perché si trovi una soluzione che consenta alle isole Pelagie di passare da un sistema inefficiente, e quindi, economicamente insostenibile, ad un sistema che metta al centro la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata
- data Febbraio 21, 2013
- autore ufficiostampa
- In Rifiuti
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Le polemiche di questi giorni seguite alla mancata sottoscrizione del contratto di servizio del comune di Lampedusa con l’ATO AG2, spiegano meglio di ogni altra cosa da un lato il fallimento della gestione dell’ambito in questi anni, dall’altro la scarsa efficacia del provvedimento di modifica della LR 9/2010 approvato a fine anno dall’ARS.
Il comune di Lampedusa ha sottoscritto nel luglio 2012 un protocollo d’intesa con la Regione per favorire la realizzazione di un corretto ed evoluto sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani nelle isole Pelagie. Inoltre, proprie a tal fine, il Soggetto Attuatore ex O.P.C.M. 16 giugno 2011 n. 3947 (emergenza Lampedusa) ha fatto redigere al CONAI un apposito piano e ha predisposto altri investimenti infrastrutturali.
Per l’ottenimento degli obiettivi previsti dal protocollo e dal piano, la sottoscrizione dell’ennesima proroga del servizio di gestione garantito dall’ATO GESA 2 costituirebbe inevitabilmente un ostacolo insormontabile, come si è potuto constatare in tutti questi anni. Anni nei quali quell’ATO, come la gran parte di quelli siciliani, ha fallito clamorosamente ogni obiettivo minimo d’efficienza previsto dalla normativa vigente.
“Quelle delle isole minori, – dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia – così come nel caso delle aree metropolitane, sono le uniche situazioni in cui, sia dal punto di vista logistico che economico, una gestione a scala locale risulta certamente più efficiente di quelle d’area vasta. Per questa ragione, e in coerenza con quanto previsto dal protocollo sopra citato, chiediamo all’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità – Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti di provvedere immediatamente perché si trovi una soluzione che consenta alle isole Pelagie di passare da un sistema inefficiente, e quindi, economicamente insostenibile, a un sistema che metta al centro la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata”.
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