11.01.2013 – Muos di Niscemi. Grave provocazione l’uso della forza contro manifestanti pacifici. Inaccettabili i ritardi del Governo regionale nella revoca delle autorizzazioni. Esposto all’Unione Europea.
- data Gennaio 11, 2013
- autore ufficiostampa
- In Territorio
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Legambiente Sicilia denuncia come grave ed inaccettabile provocazione l’uso della forza nei confronti dei presidi pacifici anti MUOS, peraltro a soli pochi giorni dal voto unanime del Parlamento Siciliano contro la costruzione delle mega antenne di comunicazione dell’ U.S. Navy all’interno della riserva naturale della Sughereta di Niscemi e per un’immediata revoca delle autorizzazioni rilasciate nel 2011 dal precedente Governo Lombardo.
“Le autorizzazioni di natura ambientale sono palesemente illegittime – denuncia Angelo Dimarca Responsabile regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia -. All’interno di una riserva naturale e di un sito di importanza comunitaria non sono consentite simili opere. Inoltre, il piano paesistico della provincia di Caltanissetta adottato il 4 dicembre 2009 vieta la realizzazione di questi impianti.
E’ poi particolarmente grave che il sistema MUOS, unico nel suo genere per dimensioni ed emissioni, per minaccia alla salute dei cittadini e per modifiche all’integrità dell’ambiente, non sia stato sottoposto alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale in palese ed insanabile violazione dei principi di precauzione e prevenzione sanciti dal diritto comunitario e delle disposizioni specifiche della direttiva comunitaria sulla VIA”.
Per Legambiente, dinnanzi a tali elementi incontestabili ed ai contenuti inequivocabili della mozione recentemente approvata dall’Assemblea regionale Siciliana, sono inaccettabili i ritardi del nuovo Governo Regionale nel revocare le autorizzazioni a partire da quella finale che ha dato il via ai lavori, rilasciata il 28 giugno 2011 dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.
“Anche per questo – conclude Mimmo Fontana, Presidente regionale di Legambiente Sicilia – oltre ad esprimere piena solidarietà ai manifestanti anti MUOS, abbiamo dato mandato ai nostri legali del Centro di Azione Giuridica di presentare un esposto alla Commissione Europea per aprire una procedura di infrazione contro la Regione Siciliana per violazione del diritto comunitario”.
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