29.12.2012 – “Salutiamo con interesse l’intervento urgente del Governo e del Parlamento regionali in tema di rifiuti. Ma, auspichiamo che l’urgenza venga superata e che in futuro ci sia un reale e costruttivo confronto fra le parti sociali”. Dichiarazione congiunta di Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia; Giuseppe Scala, presidente regionale di Anci Sicilia, e Giuseppe Catanzaro, vice presidente regionale di Confindustria Sicilia
- data Dicembre 29, 2012
- autore ufficiostampa
- In Rifiuti
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Auspichiamo che la modifica della legge 9/10, che l’ARS si appresta ad approvare, possa rappresentare un’occasione davvero utile per migliorare la riforma del sistema integrato di gestione dei rifiuti siciliani che non ha ancora (dopo oltre due anni) trovato applicazione, allungando l’agonia dell’attuale sistema fondato sulla deresponsabilizzazione dei comuni.
Proprio questo è apparso uno dei punti di maggiore debolezza e perciò condividiamo l’obiettivo di recuperare un ruolo centrale e di responsabilità per i comuni, ma ci auguriamo che ciò coincida con il ritorno agli anni ‘80/’90. Per quanto disastroso sia stata la gestione degli ATO, infatti, non è compiendo un salto indietro di vent’anni che si possono raggiungere gli standard previsti dalle normative europea e italiana. Bisogna piuttosto guardare alle migliori esperienze di regioni come la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, la Puglia, dove non singoli comuni ma loro libere associazioni consortili gestiscono i servizi comunali (raccolta e spazzamento) che poi convergono rispetto ai piani/programmi della componente impiantistica in un sovrambito che si occupa del trattamento per il recupero e lo smaltimento. Si tratta di modelli molto efficaci che hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi di recupero di materia, imposti dalla normativa garantendo, al contempo, un significativo risparmio per le famiglie e le imprese (i soggetti che pagano la tarsu). L’altra questione dirimente, che va modificata nel testo in via d’approvazione, riguarda la competenza sul rilascio delle autorizzazioni per evitare contenziosi e ritardi e danni conseguenti. La Sicilia non ha fino ad oggi garantito la necessaria indipendenza dell’autorità (di tutela) ambientale, prescritta dalla normativa europea. Questa circostanza ha causato l’apertura di un contenzioso con l’UE che va al più presto risolto, restituendo indipendenza agli organismi che devono tutelare l’ambiente e la salute dei siciliani, nonché restituire certezze al sistema delle imprese e obiettività nel rilascio delle autorizzazioni. Si colga l’occasione dell’approvazione del DL in questione per ristabilire questo quadro di certezze valorizzando il ruolo e la funzione di tutela della salute pubblica da parte dell’autorità ambientale.
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