06.12.2012 – Linda Guarino, insegnante di Favignana, si aggiudica il Premio Luisa Minazzi-Ambientalista dell’anno 2012.
- data Dicembre 06, 2012
- autore ufficiostampa
- In Società
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Linda Guarino, insegnante di Favignana, si aggiudica il Premio Luisa Minazzi-Ambientalista dell’anno 2012. La premiazione a Casale Monferrato, città natale di Luisa Minazzi, donna-simbolo della lotta all’amianto alla quale è dedicato il premio.
La sfida dell’ambientalista dell’anno 2012 parte da lontano e lascia il segno. Dal cuore delle Egadi, a Favignana, arriva l’esempio e la forza di un’insegnante coraggiosa che ha evitato la chiusura della scuola attraverso un progetto innovativo: utilizzare l’informatica per mettere in contatto le classi dell’isola con quelle delle altre città d’Italia. Si chiama Linda Guarino, è docente di inglese presso l’istituto comprensivo “A. Rallo” di Favignana (Tp) e ha vinto il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2012”, assegnato ogni anno da Legambiente e La Nuova Ecologia. La consegna del Premio avverrà questo pomeriggio, 6 dicembre a Casale Monferrato (AI), città natale di Luisa Minazzi, l’attivista simbolo della protesta contro l’amianto morta nel 2010 stroncata dal mesotelioma pleurico, una forma di cancro legata all’esposizione all’amianto.
Con 592 preferenze i lettori de la Nuova Ecologia e i soci di Legambiente hanno scelto come vincitrice, tra gli otto finalisti individuati da una giuria prescelta, la professoressa di Favignana. E il fatto che quest’anno sia un’insegnante a ricevere il premio conferma quanto la cultura e il sapere siano importanti in Italia, nonostante i tagli e le difficoltà che la scuola sta attraversando. “In un mondo che si sviluppa solo grazie alla capacità di creare innovazione in ogni settore – dice la Guarino dalle pagine del mensile di Legambiente – è evidente il ruolo sempre maggiore del capitale cognitivo. La scuola è, ovviamente, centrale in questo processo e l’esperienza di questo riconoscimento mi ha confermato la grande attenzione della nostra comunità, perché i ragazzi, a partire dai luoghi di apprendimento, diventino soggetti attivi, capaci di costruire nuove prospettive anche professionali in un contesto sempre maggiore”.
Nata in Basilicata, la neo vincitrice lavora da diversi anni a Favignana dove ha imparato a comprendere la particolarità di questi luoghi e ad affrontare i problemi con il necessario rispetto. La scuola dove insegna rischiava di chiudere a causa dell’alto turn-over degli insegnanti e delle loro frequenti assenze a causa del maltempo. Così per superare il problema, insieme ad altri colleghi, ha ideato un progetto innovativo basato sull’utilizzo della nuova tecnologia riuscendo ad uscire dall’isolamento che minacciava l’istituto. L’eccellenza dell’iniziativa è stata riconosciuta anche a livello internazionale.
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