04.12.2012 – Siamo costernati per il fatto che l’assessore Zichichi non potrà raggiungere la felicità, almeno non attraverso la proliferazione di centrali nucleari sul territorio siciliano.
- data Dicembre 04, 2012
- autore ufficiostampa
- In Energia
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“Siamo costernati – dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia – per il fatto che l’assessore Zichichi non potrà raggiungere la felicità, almeno non attraverso la proliferazione di centrali nucleari sul territorio siciliano. Lo informiamo, qualora gli fosse sfuggito, che il popolo italiano in due diverse occasioni e a distanza di 26 anni, si è a larghissima maggioranza espresso contro l’opzione nucleare. E questo non per sfiducia nella scienza, ma per il fatto che fino ad oggi, nonostante le cifre iperboliche investite nella ricerca di sicurezza, il nucleare è indiscutibilmente una tecnologia altamente pericolosa. Gli incidenti nucleari nella storia recente non sono avvenuti solo per incompetenza o deficit tecnologici, ma come ha dimostrato proprio Fukushima, perché l’uomo non è e non sarà mai nelle condizioni di controllare o prevenire completamente fenomeni naturali. Il rischio contaminazione, però, non è legato esclusivamente alla possibilità di un incidente in una centrale, ma anche e forse soprattutto alla impossibilità ad oggi di gestire in modo sicuro, al di là di ogni ragionevole dubbio, le scorie prodotte. Tutti i luoghi nel mondo in cui ad oggi vengono “conservate” le scorie nucleari vengono, infatti, considerati temporanei, perché ancora non abbiamo trovato un altro pianeta in cui trasferire questo irrisolvibile problema. Non siamo certamente preoccupati – sottolinea Fontana – per i pensieri in libertà dell’assessore, che per l’altro non sono nemmeno una novità, auspichiamo, però, che l’assessore Zichichi profonda le sue energie per ricostruire il settore dei Beni culturali, strategico per la Sicilia, e distrutto negli ultimi anni dal governo Lombardo. Anche Paesi storicamente nuclearisti, come Stati Uniti, Germania, stanno programmando l’abbandono del nucleare perché finalmente le rinnovabili stanno diventando un’alternativa concreta per la produzione di energia su larga scala. Quindi, posizioni come quella di Zichichi rappresentano ormai il passato: la storia dell’umanità va in un’altra direzione. Ci auguriamo, per il bene della Sicilia, che il governo Crocetta – conclude Fontana – possa rappresentare anche un momento di emancipazione culturale della nostra regione, e quindi contraddistinguersi per posizioni avanzate sui temi dello sviluppo, piuttosto che per opinioni che guardano al passato”.
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