10.11.2012 – Più che di ponti a campata unica, abbiamo bisogno di costruire ponti culturali con il resto del mondo. La Regione Siciliana esca dallo Stretto di Messina S.p.A
- data Novembre 20, 2012
- autore ufficiostampa
- In Beni culturali
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In occasione della campagna Salvalarte 2012 che si sta svolgendo in questi giorni in Sicilia per richiamare l’attenzione della collettività e delle istituzioni tutte sulla necessità di conservare e tutelare il grande ma negletto patrimonio storico, monumentale e culturale dell’isola, Legambiente chiede al neo presidente della Regione, Rosario Crocetta, di dare corpo agli auspicati cambiamenti e di rendersi parte attiva nel reperire risorse con metodi che siano veri segnali di discontinuità con i sistemi e le connivenze del passato.
A fronte dell’imbarazzato ed imbarazzante provvedimento del governo Monti, con il quale è stato prorogato di due anni il termine per l’approvazione del progetto definitivo del fantomatico ponte sullo Stretto di Messina, provvedimento che – invece di liquidare la partita con i soli 13 milioni di euro di spese – produrrà a breve la richiesta di un risarcimento danni di oltre 300 milioni di euro da parte del consorzio Eurolink e prorogherà all’infinito l’esistenza di una macchina mangiasoldi, Legambiente propone che:
– La Regione Siciliana esca dalla società Stretto di Messina S.p.A., dichiarandosi contraria ad un insostenibile ed irrealizzabile progetto ed indisponibile a sostenere ulteriori esborsi in una vicenda che è già costata più di 600 milioni di euro e non ha prodotto nulla se non sprechi e deteriore sottogoverno;
– Il presidente Crocetta chieda con forza al governo nazionale che quei 300 milioni di euro per danni inesistenti vengano assegnati alla Sicilia per utilizzarli esclusivamente nel recupero e nel restauro dei nostri beni culturali.
Perché la Sicilia, più che di ponti a campata unica, ha bisogno di costruire ponti culturali con il resto del mondo.
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